«Le copertine dei dischi sono opere d'arte», la passione del friulano Portolan diventa una collezione unica in Italia

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Denis De Mauro
«Le copertine dei dischi sono opere d'arte», la passione del friulano Portolan diventa una collezione unica in Italia

CORDENONS - Chi comprerebbe un cd o un vinile senza alcuna intenzione di ascoltarlo... Al cordenonese Renato Portolan capita, così come gli succede di acquistare un disco pur non sentendosi affatto attratto dall'artista o dal genere musicale. È che a Portolan piacciono le copertine, tanto da possedere una raccolta sicuramente unica in Italia (e di valore). «Molti non se ne rendono conto, ma talvolta le copertine sono opere d'arte esse stesse, in altri casi si rifanno invece a quadri o sculture storiche ed altre volte ancora sono parte integrante del disco». È il caso, ad esempio, di un concept dichiarato in cui il vinile è letteralmente tagliato a metà, in altre parole il disco è inascoltabile nonostante sia il lavoro di una band. Una collezione che definire particolare è riduttivo, quella del noto restauratore cordenonese. Portolan da ragazzo ha anche fatto parte di un gruppo musicale, suonava al Cral di Torre e si chiamava L'esatta pressione dell'olio (sulla falsariga del Banco del Mutuo Soccorso o della Premiata Forneria Marconi, nomi che allora andavano di moda). La sua vita ha sempre girato intorno all'arte, per mestiere e per passione, logico in fondo che arrivasse a coinvolgere anche la musica. Soprattutto una volta scoperta la sinestesia possibile, la fusione tra arte e musica per le orecchie e gli occhi insieme. Un esempio? La copertina che presenta in molte sue serate: Use your illusion dei Guns and roses. Si vede in primo piano un ragazzo che scrive ed un pensatore che lo osserva alle sue spalle. Si tratta di una piccola porzione di un'opera d'arte addirittura di Raffaello: La scuola di Atene. Senza dubbio una grande sorpresa per i rockettari.
Attraverso l'associazione di cui è presidente, Copertine come quadri, Portolan presenta spesso serate in cui le arti si mescolano, scoprendo firme insospettabili prestate alle copertine, soprattutto dei dischi in vinile. «Poco importa lo spessore dell'artista. Ci sono sorprese ovunque. Pochi conoscono l'esistenza di un gruppo musicale vissuto lo spazio di un solo disco negli anni 60. Si chiamavano Le stelle di Mario Schifano. Come dire: l'interpretazione musicale, o una delle possibili, dell'omonima opera dedicata agli astri del celebre pittore italiano». Cicale di Heather Parisi? «Restano tutti stupiti nel vedere come la copertina di quel disco si apra mostrando un erbario medievale con tutti gli insetti dentro: bellissima» Passando al rock, «l'interno di un album dei Rolling Stones contiene un puzzle enorme di celebri richiami artistici sufficienti da soli a creare un vero ed impegnativo esame di storia dell'arte».
Scelte fatte dall'artista inteso come cantante o musicista? «Talvolta, ma spesso scelte di chi è stato chiamato a dare un significato a quella copertina, magari senza che il musicista ne conosca l'esatta spiegazione». Altre volte la commistione non è solo nota, ma anzi anche agevolata, voluta. Come nel disco del flautista e compositore pordenonese Massimo De Mattia che si fece accompagnare dai disegni del pittore ed illustratore cordenonese Andrea Venerus. Tavole splendide le sue, emozionanti: da farci quadri da tenere in casa. Non sarà artistico, ma certo è una trovata geniale il cd dentro il disco: la parte più piccola del cerchio è il compact disk, quella più grande il 33 giri: entrambi perfettamente funzionanti.
Il collezionista Portolan possiede anche un eterogeneo insieme di copertine di dischi create in materiali impensabili per quello scopo: acciaio, ferro, legno, vetro, plastica. C'è di tutto. Ricca è la serie di coloratissimi picture disc, ma non mancano nemmeno i dischi fuori forma: non rotondi ma quadrati, rettangolari o sagomati. In molti casi si tratta di copie numerate, di pezzi pregiati, tanto che la collezione di Portolan ha pure un consistente valore economico. Dischi e copertine... come quadri insomma, che ti vien voglia di farci tutto tranne che di ascoltarli.
 

Ultimo aggiornamento: 12:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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