I cognomi più diffusi nella città di Sacile, la mappa e l'etimologia svelate dal ricercatore Fadelli

Giovedì 23 Febbraio 2023 di Denis De Mauro
I cognomi più diffusi nella città di Sacile, la mappa e l'etimologia svelate dal ricercatore Fadelli

SACILE - Alessandro Fadelli è un ricercatore e storico locale per passione, di mestiere fa l'insegnante. Da anni collabora con la casa editrice Chiandetti di Reana del Rojale che pubblica annualmente da 4 decenni l'agenda friulana. L'edizione di quest'anno si concentra sui soprannomi in uso nel pordenonese, «una consolidata abitudine dei tempi andati che si sta un po' perdendo» commenta Fadelli secondo il quale «nei centri urbani più cresce il numero di abitanti e meno si usano i soprannomi, un tempo necessari perché si potevano trovare nello stesso paese anche 4 o 5 omonimi». Interessante è stato anche l'apporto di Fadelli all'agenda del 2022 che ha visto lo storico di Polcenigo concentrarsi sui cognomi più diffusi nella destra Tagliamento.

Comune per comune.


L'ORIGINE
Da dove arriva di solito un cognome, come nasce? «Ve ne sono legati alle caratteristiche fisiche, come Ros, rossi e simili; il mestiere, come Fabbro, la provenienza geografica come quelli con il nome di una località: ancora: patronimici, nomi di antenati magari anche di secoli fa». A Sacile? «Sacile ha un patrimonio cognominale composito che vede cognomi tradizionali presenti da secoli ai quali nel tempo se ne sono uniti altri frutto di immigrazioni più o meno recenti, sia da paesi vicini e friulani che spesso anche trevigiani o da zone più lontane. In generale possiamo dire che rispetto ad esempio a Pordenone, Sacile presenta un panorama onomastico diverso, più veneto che friulano».


I PIÙ DIFFUSI
E allora ecco i venti cognomi più diffusi sul territorio sacilese. Avvertenza: se siete al mercato del giovedì non gridate Poletto o Zanette perché si girerebbe almeno un presente ogni cento. I primi sono infatti più o meno 200, i Zanette una manciata di meno. Su 20mila abitanti arrotondati per eccesso. Sopra i 100 su ventimila ci sono anche altri 4 cognomi: Gava (sono 137) Ros e Santin a quota 120 e Perin (104). Come si direbbe di una gara ciclistica, troviamo più indietro il gruppo degli inseguitori. Si tratta di famiglie la cui presenza in città è compresa tra 60 e 100: Polese, Casagrande, Modolo, Dal Cin, Tomasella, Salvador, Basso, Giust, Feltrin, Nadal, Chiaradia, Da Ros, Antoniolli e Ortolan. Anche se meno numerosi dei già citati, meritano menzione anche Dal Mas, Moro, Brieda, Bressan, Furlan, Toffoli, Da Re, Moras, Sonego, Spagnol, Zanchetta e Santarossa.


L'ETIMOLOGIA
L'analisi di Fadelli non si ferma qui e va anzi a vedere l'etimologia dei cognomi sacilesi. Scopriamo in questo modo che Poletto è diminutivo di Polo, ossia Paolo. Allo stesso modo Zanette è diminutivo di Zan, ovvero Giovanni, mentre Tomasella lo è di Tommaso (o al femminile Tommasa). I Santin derivano da un nome personale: Sante o Santo. Anche altri cognomi hanno come radice nomi propri: Perin (diminutivo di Pietro); Giust (Giusto); Nadal (Natale); Antoniolli (Antonio) e Salvador (Salvatore). Dal Cin deriva da Cin o Cino che fu abbreviativo di vari nomi medievali. Più complicati Gava che devono il loro cognome dalla parola veneta che indicava una valle di torrente ripida e profonda. Legati al colore rosso, che sia di capelli o carnagione, sono i cognomi Da Ros e Ros. Meno chiara è l'origine dei Polese: forse collegati a Pol, ovvero Paolo, o un toponimo veneto o friulano. Dubbi anche per i Modolo: dal veneto mùdolo, che era una specie di rospo, o dal friulano muèdul, ossia una quercia, o ancora da una parola che indicava una forma per creare mattoni. Infine i Casagrande: d'abitudine lo si dava ai trovatelli perché un tempo gli orfanotrofi si chiamavano proprio casa grande.

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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