Il clan marocchino e la cocaina dei vip: il traffico milionario "costa" vent'anni di carcere ai pusher

Giovedì 3 Novembre 2022
In aumento il consumo di cocaina
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PORDENONE - Il traffico di droga - cocaina e hascisc - era in mano a un gruppo di maghrebini capeggiati da Said Ghani, 38 anni, residente a Spilimbergo e domiciliato a Fregona. La droga veniva stoccata grazie a una solida rete familiare e spacciata attraverso i pusher.

Un anno fa, l'arresto di componente del gruppo, ha permesso alla Squadra Mobile di Pordenone di smantellare l'organizzazione. Dei 23 imputati, dieci hanno già patteggiato. Otto affrontano il processo e ieri, 2 novembre, per altri cinque, l'iter giudiziario si è concluso con un processo celebrato con rito abbreviato davanti al gup Alberto Rossi. Pesanti le richieste di condanna del pm Carmelo Barbaro, che ben poco si discostano da quanto il giudice ha inflitto tenendo conto dello sconto di pena di un terzo previsto dal rito.

LE CONDANNE
Said Ghani, difeso dall'avvocato Guido Galletti, è stato condannato a 6 anni 6 mesi e 30mila euro di multa. Hicham Matouk (48), domiciliato a Treviso e tutelato dall'avvocato Pasquale Crea, è stato condannato a 10 anni 20 giorni e 40mila euro di multa. A Yassine Rhassoub (39) di Pordenone sono stati inflitti 2 anni 4 mesi e 10mila euro di multa (avvocato Massimo Tomè). Erik Turchet, 23enne di Cordenons, è stato condannato a 1 anno 6 mesi e 2mila euro (Galletti). Infine, Abdeljalil El Ahmar (41) di Azzano è stato assolto per insufficienza di prove (Tomè). Per Ghani, Rhassoub e Matouk il gup ha disposto l'espulsione a fine pena. Particolare la posizione di Matouk. Gli erano stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico, ma il 5 settembre scorso, presente in aula durante la requisitoria, quando ha sentito che il pm aveva chiesto una condanna a 11 anni 8 mesi e 52mila euro di multa non è più tornato a casa. È evaso. E al momento non è stato ancora rintracciato: sulle spalle porta il peso di altre condanne per complessivi 15 anni e 6 mesi.

L'INCHIESTA
Gli investigatori con l'Operazione Casablanca hanno smantellato un'organizzazione in grado di movimentare un chilo di fumo e 100 grammi di cocaina a settimana. Tutto è nato dall'arresto di un 43enne che vive a Pordenone, fermato in zona fiera mentre arrivava dall'A28. In auto aveva cinque chili di hascisc, altri cinque li deteneva a casa. Da quel momento la Mobile ha cominciato a ricostruire la filiera di una vasta rete composta da grossisti, mediatori e pusher attivi tra le province di Pordenone, Udine e Treviso.

 

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