PORDENONE - Il traffico di droga - cocaina e hascisc - era in mano a un gruppo di maghrebini capeggiati da Said Ghani, 38 anni, residente a Spilimbergo e domiciliato a Fregona. La droga veniva stoccata grazie a una solida rete familiare e spacciata attraverso i pusher.
LE CONDANNE
Said Ghani, difeso dall'avvocato Guido Galletti, è stato condannato a 6 anni 6 mesi e 30mila euro di multa. Hicham Matouk (48), domiciliato a Treviso e tutelato dall'avvocato Pasquale Crea, è stato condannato a 10 anni 20 giorni e 40mila euro di multa. A Yassine Rhassoub (39) di Pordenone sono stati inflitti 2 anni 4 mesi e 10mila euro di multa (avvocato Massimo Tomè). Erik Turchet, 23enne di Cordenons, è stato condannato a 1 anno 6 mesi e 2mila euro (Galletti). Infine, Abdeljalil El Ahmar (41) di Azzano è stato assolto per insufficienza di prove (Tomè). Per Ghani, Rhassoub e Matouk il gup ha disposto l'espulsione a fine pena. Particolare la posizione di Matouk. Gli erano stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico, ma il 5 settembre scorso, presente in aula durante la requisitoria, quando ha sentito che il pm aveva chiesto una condanna a 11 anni 8 mesi e 52mila euro di multa non è più tornato a casa. È evaso. E al momento non è stato ancora rintracciato: sulle spalle porta il peso di altre condanne per complessivi 15 anni e 6 mesi.
L'INCHIESTA
Gli investigatori con l'Operazione Casablanca hanno smantellato un'organizzazione in grado di movimentare un chilo di fumo e 100 grammi di cocaina a settimana. Tutto è nato dall'arresto di un 43enne che vive a Pordenone, fermato in zona fiera mentre arrivava dall'A28. In auto aveva cinque chili di hascisc, altri cinque li deteneva a casa. Da quel momento la Mobile ha cominciato a ricostruire la filiera di una vasta rete composta da grossisti, mediatori e pusher attivi tra le province di Pordenone, Udine e Treviso.