Desertificazione, siccità e alluvioni: lo studio dell'Arpa smentisce il consigliere "negazionista"

Lunedì 13 Febbraio 2023 di Loris Del Frate
Gli eventi estremi sono uno degli effetti dei cambiamenti climatici

FRIULI - Desertificazione, degrado del territorio, siccità e dissesto idrogeologico. Termini che fanno paura per il futuro e sono legati alle variazioni climatiche e all’impatto che il clima in gran parte “distorto” dalle attività umane provocherà in futuro. Ma non è un film di fantascienza o le visioni apocalittiche di qualche invasato. No. Sono gli scenari che ci riguardano da vicino. Molto vicino visto che si tratta di quello che accadrà in Friuli Venezia Giulia da qui a cinquant’anni se non si porrà un limite all’azione dell’uomo. Nel dettaglio si tratta dello Studio conoscitivo dei cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli Venezia Giulia, realizzato nel 2018 dall’Arpa Fvg tramite l’Osmer e altre associazioni e voluto dall’amministrazione di Massimiliano Fedriga. Il presidente e ora candidato di quella coalizione di cui fa parte anche il consigliere della Lega, Stefano Turchet, che in aula nei giorni scorsi ha negato i cambiamenti climatici e soprattutto il fatto che siano causati dalla mano dell’uomo. Eppure in quello studio (prima parte) le cose sono chiare. 
 

IL CALORE 
“In futuro la maggior parte dell’estate sarà interessata da ondate di calore che provocheranno importanti conseguenze sulla salute umana, sui raccolti e l’allevamento, sui ghiacciai e sugli ecosistemi più vulnerabili. Un ulteriore indicatore di stress termico è il numero di giorni in cui la cui temperatura massima eccede i 30 grandi ed il numero di notti in cui la temperatura minima eccede i 20 gradi”.
 

L’ACQUA
“Per quanto riguarda le risorse idropotabili - dice lo studio - ci si attende un potenziale aumento degli episodi siccitosi durante l’estate con conseguente minore disponibilità d’acqua soprattutto nei periodi estivi. A causa dell’aumento dell’energia termica in atmosfera, ci si attende anche la modifica del ciclo idrologico che porterà ad un aumento della gravità (e frequenza) di inondazioni e alluvioni, soprattutto in corrispondenza di periodi autunnali e invernali. Le inondazioni marine interesseranno poi i Comuni del territorio regionale che rivestono una notevole importanza per l’economia regionale, e pertanto potrebbero comportare gravi perdite a livello socio-economico. L’abbassamento del suolo di origine naturale o antropica porterà all’innalzamento del livello del mare e dell’aumento delle inondazioni”.
 

I GHIACCIAI
“Sulle Alpi Giulie la riduzione glaciale nel corso dell’ultimo secolo, ed in particolare negli ultimi 30 anni, è stata straordinariamente rapida, nonostante alcuni apparati abbiano evidenziato in particolare nell’ultimo decennio, una maggiore resilienza al cambiamento climatico in atto. La superficie complessiva equivale ad una riduzione dell’82%”.
 

INDUSTRIE
“Poiché si prevede che la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi, e degli eventi ad essi correlati come fulminazioni, alluvioni e frane, siano destinate ad aumentare a causa dei cambiamenti climatici - va avanti lo studio - è quindi probabile che siano sempre più importanti i loro impatti sulle infrastrutture (gasdotti, oleodotti, condotte trasportanti sostanze infiammabili o tossiche) e le attività industriali pericolose.

I danni non riguardano soltanto la capacità produttiva, ma la fuoriuscita dagli impianti di sostanze pericolose per la salute e l’ambiente può mettere a rischio sia i lavoratori dell’impianto e la popolazione che vive nelle vicinanze”.

IL CONSIGLIERE
«Non ho mai negato i cambiamenti climatici. Su questa cosa voglio essere molto chiaro. In aula ho casomai iniziato spiegando che i cambiamenti climatici sono sempre esistiti, dalla notte dei tempi». Il consigliere regionale della Lega, Stefano Turchet scende allo scoperto dopo il discorso in aula e mette le cose in chiaro. «So - va avanti - che a certi soloni in consiglio, penso a Mauro Capozzella e Nicola Conficoni, deve essere venuta l’orticaria quando hanno sentito affermare dal sottoscritto che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati. Per loro il clima è cambiato solo ed esclusivamente per causa dell’uomo. In realtà dovrebbero informarsi meglio, visto che non sanno nulla. Il clima, come ho detto, è sempre cambiato, anche quando sulla terra l’uomo non esisteva neppure. Quando incide lo scarico di tutte le auto? Il 6 per cento. E poi - va avanti - sul surriscaldamento invito tutti ad andare ad ascoltare Rubia e Zichichi. Io ho sempre parlato sulle loro basi scientifiche. Che credo solide».

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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