Tre ragazzi del Nordest a Las Vegas con la loro macchina che rende l'aria pulita

Giovedì 27 Dicembre 2018 di Marco Agrusti
Tre ragazzi del Nordest a Las Vegas con la loro macchina che rende l'aria pulita
PORDENONE - Si dice che ciò che avviene a Las Vegas debba restare necessariamente a Las Vegas. Vero per i matrimoni-lampo celebrati da religiosi improbabili o per le vincite al casinò, non per gli affari. La seconda partecipazione della startup pordenonese Laboratori fabrici al Ces, la fiera mondiale della tecnologia e dell'innovazione che si tiene ogni anno a gennaio nella città più conosciuta del Neveda, infatti, non dovrà restare confinata tra le luci dei grandi alberghi e delle case da gioco. Dovrà essere invece il definitivo trampolino di lancio per il rauscedano Alessio D'Andrea e per i suoi due soci. I tre ragazzi ambiziosi, alcuni anni fa sono partiti da un'idea: realizzare un oggetto in grado di purificare l'aria che si respira negli spazi interni, nelle case come nelle aziende, e pensare questo oggetto come un componente di design. Scommessa vinta, dal momento che Clairy, il  primo prodotto immesso sul mercato, ha già avuto un discreto successo. Quanto è accaduto con la novità che sarà sul bancone dello stand a Las Vegas, però, è qualcosa di unico. 

IL SUCCESSO
Un milione di dollari, una somma interamente raccolta grazie al crowd funding, cioè il finanziamento collettivo in voga su internet. Così Laboratori fabrici, l'azienda di cui si parla oggi, ha spiccato il volo e assunto dipendenti. Natede, il nuovo prodotto ideato da Alessio D'Andrea e dai suoi due soci, ha letteralmente spopolato. Sul web il successo è stato immediato e ora ci si attendono buoni riscontri anche dal pubblico (specializzato e interessato) del Ces di Las Vegas. È il banco di prova definitivo per un'azienda cresciuta praticamente dal nulla, e formata da tre ragazzi che hanno intuito le potenzialità rappresentata dallo sviluppo e la commercializzazione di prodotti in grado di purificare dall'inquinamento non tanto gli ambienti esterni, quanto le stanze delle case e delle aziende. Natede, l'ultimo prodotto della startup, ha stabilito il nuovo record di fondi raccolti nella speciale categoria dedicata alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Un milione di euro di finanziamenti, cifra mai raggiunta in quel campo e tanto meno da una società nata in provincia di Pordenone. Ma gli ostacoli per giungere al successo duraturo sono tanti e sono alti. Laboratori farici oggi non è più solo un garage: ci sono dipendenti e business plan, obiettivi ambiziosi e internazionali. I tre ragazzi ne hanno fatta di strada, soprattutto da quando della loro invenzione non c'era quasi traccia, se non sulla pagina principale di un profilo Facebook come ce ne sono tanti. Ma ora l'obiettivo è quello di internazionalizzare sia l'azienda che il raggio d'azione del mercato. La società, ad esempio, ha stretto una collaborazione con il colosso Ups, che spedisce ogni giorno merce in tutto il pianeta. Con sede ad Atlanta, negli Stati Uniti, Ups, serve oltre 220 Paesi e ora aiuterà Laboratori Fabrici a spedire celermente i loro prodotti. Il successo maggiore l'ha ottenuto come detto il secondo prodotto commercializzato dall'azienda: si tratta di un vaso intelligente in grado di combattere l'insidioso fenomeno dell'inquinamento degli spazi interni. Grazie all'applicazione di tecnologie ancora più avanzate e al nuovo filtro fotocatalitico inserito, Natede (questo il nome scelto dagli inventori friulani) sarà in grado di abbattere anche virus, batteri e odori. E al Ces di Las Vegas spetterà il compito di certificare, attraverso il gradimento dei potenziali clienti, la bontà della seconda invenzione made in Pordenone.
Ultimo aggiornamento: 15:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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