PORDENONE - «Il via libera da parte del tribunale al concordato della Cimolai è un passaggio molto importante». A dirlo il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti che va avanti. «Sono convinto che si arriverà a una conclusione che porterà al completo salvataggio di una industria pordenonese che ha tutte le carte in regola per guardare al futuro con fiducia e forza».
L'INCONTRO
Scontata la soddisfazione dei quasi 800 dipendenti della Cimolai che attendevano con ansia questo primo anello che potrebbe portare il prossimo agosto all'omologa del concordato al quale il giudice ha dato ieri il via libera. «Certo che c'è stato un sospiro di sollievo - spiega Bruno Bazzo della Cgil che segue in prima persona la crisi aziendale. La Cgil del resto è il primo sindacato all'interno dell'azienda. «È un primo passo decisamente positivo che ci aspettavamo, ora cerchiamo di capire come andare avanti con il piano di salvataggio.
IL FUTURO
«È un buon segnale - spiega Cristiano Pizzo, segretario regionale della Cisl - ma credo anche che a questo punto si renda necessario che l'azienda si apra maggiormente con le rappresentanze sindacali, cosa che non è mai stata fatta. Adesso, visto che tutti remiamo dalla stessa parte penso che sia il momento di offrire alla rappresentanza sindacali maggiore fiducia. Aggiungo - conclude Pizzo - che una delle paure principali per il futuro è ancora legata alla fragilità finanziaria, ma il decreto che ha sancito il concordato parla di una azienda che ha una buona credibilità sui mercati e una capacità di far fronte alla difficoltà. Questa è la prima risposta».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout