«Non spostate le piante o i lumini che porto sulla tomba di mio figlio», l'appello di una mamma

Venerdì 13 Gennaio 2023 di Mirella Piccin
«Non spostate le piante o i lumini che porto sulla tomba di mio figlio», l'appello di una mamma

AZZANO - Una mamma scrive nella pagina Facebook di “Sei di Azzano Decimo se... aperto a tutti” per segnalare un fatto di inciviltà all’interno del cimitero del capoluogo, dove è sepolto suo figlio, corredata da alcune fotografie. «Cercherò di essere più delicata possibile - scrive la donna -. Comprendo a pieno il dolore di un lutto, avendolo vissuto in prima persona. Capisco che il posto è piccolo, ed ognuno vorrebbe portar chissà cosa a chi non c’è più. Ma – sottolinea - tante, troppe volte trovo che vengono spostate le piante o il lumino che porto a mio figlio, perché dovete adagiare le vostre. Quando purtroppo si aggiunge qualche altra persona, si mettono corone e quant’altro, anche se credo che il lutto vada vissuto nel rispetto di tutti. Allora – puntualizza - vi chiedo cortesemente di non spostare le piante sotto la lapide di mio figlio.

Io le metto lì con amore, e me ne prendo cura perché è l’unica cosa che posso fare per lui. Gradirei che vengano lasciate lì». 


LA PROPOSTA
Tra i vari commenti quello di Alberto che scrive: «È un argomento molto delicato, quando scopriremo che i cimiteri sono aree sempre più sfruttate, non potendo garantire un minimo di conforto per i parenti in vita allora, forse, copieremo da soluzioni già sperimentate. Questi luoghi sacri devono essere in gestione ad appositi giardinieri che mantengono curato il verde all’interno durante tutto l’anno. Dovrebbe essere un parco colorato, dove riposano le spoglie dei propri cari. Alberi e panchine, non fiori. Quest’ultimi li piantano, a seconda della stagione, gli addetti in vaste aiuole prospicenti i sepolcri».


IL CODICE
Ci sono delle norme comportamentali all’interno dei cimiteri, ma che non tutti rispettano. Nei cimiteri, ad esempio, è vietato ogni atto o comportamento irriverente o incompatibile con la destinazione del luogo. Fra l’altro, tenere un contegno chiassoso, rimuovere fiori e ornamenti dalle tombe altrui (questo succede spesso, senza contare i furti), oppure gettare fiori appassiti o rifiuti fuori dagli spazi o contenitori, danneggiare aiuole e altro ancora. Per questo nei cimiteri del territorio l’iniziativa che era partita dalla precedente amministrazione comunale per utilizzare gli annaffiatoi disponibili si deve lasciare una cauzione di uno o due euro, è stata accolta positivamente. Ma soprattutto se prima gli annaffiatoi a disposizione dei “visitatori” del camposanto venivano sempre lasciati in giro oppure sparivano, oggi non succede più. Gli annaffiatoi sono stati sistemati in rastrelliere all’ingresso dei cimiteri, ognuna da dieci pezzi. Sono assicurati alla rastrelliera tramite un meccanismo simile a quello usato nei supermercati per ritirare e usare il carrello. Mettendo un euro la catena si sgancia e si può prendere l’annaffiatoio. L’euro viene poi restituito quando l’innaffiatoio è rimesso a posto nella rastrelliera. E i fiori freschi? Non appena avvizziscono devono essere tolti, ma non è sempre così, e poi si entra in bicicletta, si ruba: infatti i furti continuano a periodo alterni. Insomma, al cimitero si deve tenere un comportamento che salvaguardi il rispetto dei defunti. Come quello di non spostare i fiori che una mamma mette sulla tomba del figlio che non c’è più.

Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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