Disperato pensa di farla finita, ma lo salvano. Ora però chiude il bar aperto 125 anni fa dal bisnonno

Travolto dallo stress e da 16/17 ore dietro il bancone. Ora l'appello: "Non vergognatevi a chiedere aiuto!

Venerdì 21 Aprile 2023 di Chiara Muzzin
Bar Bacchero San Vito al Tagliamento

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Solo un mese fa aveva pensato di compiere il gesto estremo, soffocato dallo stress lavorativo, dalla solitudine e dai debiti. «Mi è tornata la voglia di vivere» era l'annuncio più bello che potesse fare Mauro Di Venosa, conosciuto a San Vito per essere stato a lungo il titolare del bar Bacchero, da poco chiuso definitivamente.

Il 56enne, in un breve post pubblicato su Facebook nei giorni scorsi, ha condensato la sua storia di rinascita dopo la caduta nel tunnel più buio. «Un grazie di cuore a tutte le persone che lavorano al Csm ha scritto: sono rinato. Non bisogna vergognarsi di andare in certi posti. Io stesso mi vergognavo, ma è stata la mia salvezza». La struttura sanvitese, da luogo da evitare è diventata un rifugio sicuro per l'uomo, che continua a frequentarla anche ora che, in tempi rapidissimi, l'esaurimento nervoso è alle spalle e le cure farmacologiche sono state drasticamente ridotte.


IL PERCORSO
Il ricovero al Csm era cominciato quattro settimane esatte fa. «La sera prima ricorda Mauro avevo raggiunto il massimo della disperazione: mi avevano appena tagliato la corrente elettrica perché non avevo pagato la bolletta. Avevo chiesto che mi venisse rateizzata, ma non era stato possibile. Ero preso dall'ansia e tornando a casa avevo guardato la foto di mio padre, che non c'è più, sul comodino. L'avevo condivisa sui social scrivendo "papà ti raggiungo"». «Il giorno dopo continua sono stato svegliato dai vigili del fuoco che hanno raggiunto una finestra della mia abitazione con la scala. Non volevo andare al Csm, dicevo che volevo lavorare e che avevo bisogno di soldi. Ma per fortuna sono stato convinto: ho fatto le valigie in fretta e furia ed è cominciato il mio percorso». Una crisi culminata un mese fa, ma iniziata ben prima, quella che ha travolto Mauro. «Lavoravo da solo 16-17 ore al giorno spiega , avevo una barista che mi aiutava solo per poche ore perché non avevo modo di offrire contratti migliori. Mi svegliavo tutte le mattine pieno di ansia e di preoccupazioni e mangiavo poco. In compenso ho abusato di alcol, anche nel mio bar, per distrarmi dai pensieri. Spesso ho pensato "prima o poi scoppio"».


TANTO AFFETTO
Il 56enne è divorziato e ha due figli che però sono lontani. «Abitano in Austria racconta e non riesco a vederli spesso, ma sono contento per loro perché si sono inseriti bene e si stanno anche già realizzando a livello lavorativo». Anche il senso di solitudine che provava Mauro è alle spalle. Oltre alla vicinanza dei familiari, si è fatta sentire quella di tantissimi amici e conoscenti vecchi e nuovi. «Alcuni amici hanno creato un gruppo whatsapp per aiutarmi dichiara , e poi mi hanno cambiato la vita i professionisti e le persone che ho conosciuto al Csm. Figure che hanno capito subito come stavo e che, con i colloqui di gruppo, mi hanno fatto vedere le cose da una nuova prospettiva. Sono cambiato dal giorno alla notte nel giro di due settimane». Centinaia i "mi piace" e i commenti ricevuti da Mauro sotto il post "della rinascita" condiviso in questi giorni su Facebook, tanti dai concittadini che lo salutano con affetto. «Con la mia storia vorrei incoraggiare le persone a non vergognarsi di chiedere un aiuto, in caso di bisogno sottolinea : c'è già chi mi ha chiesto come fare per accedere al Csm perché sta vivendo una situazione di difficoltà». Il cruccio per il 56enne è la chiusura del bar. «Ho dovuto prendere questa scelta a malincuore spiega , chiudendo un'attività aperta 125 anni fa dal mio bisnonno, arrivato a San Vito da Trani, e gestita da quattro generazioni». Per Mauro si aprirà presto un nuovo percorso lavorativo, probabilmente da giugno. «Adesso penso alla mia vita e al mio futuro. Sto bene, sono in forze e sono tornato più sorridente, come in passato. Mi sveglio sereno la mattina».

Ultimo aggiornamento: 20:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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