Sacile. Colonia Tallon, una storia di 98 anni. Quando il maestro Domenico Amaducci costruì baracche per ospitare mensa e ragazzini

Martedì 21 Giugno 2022 di Denis De Mauro
Sacile. Colonia Tallon, una storia di 98 anni

SACILE - Anche quest'estate, dal 13 giugno scorso, bambini e bambine sacilesi hanno ricominciato a trovarsi al centro estivo della colonia Tallon. Un rito cambiato molto nei decenni, ma che è stato di tante generazioni, dalla creazione nel 1924 ad oggi.

Al tempo della sua fondazione la colonia non era ancora intitolata ad Emanuela Tallon, ricordava invece Giovanni Padernelli, maestro elementare caduto durante la Grande guerra. Anche il suo aspetto era profondamente diverso da quello odierno. Gestito dall'allora Gil, gioventù italiana del littorio, l'area sulla sponda destra del Meschio non offriva praticamente nulla: né l'ombra di alberi, né attrezzature o giacigli per i piccoli ospiti. Perfino lo scopo era diverso da quello puramente ludico di oggi. Si trattava infatti di una colonia elioterapica: venivano ospitati i bambini delle famiglie sacilesi meno abbienti affinché i bagni di sole estivi allontanassero lo spettro del rachitismo.


IL MAESTRO


La vera svolta per la storia della colonia arrivò dalla Romagna e più precisamente da Bertinoro, piccolo centro in provincia di Forlì. Era di quelle parti infatti il maestro che insegnava alle elementari di Trieste a Vistorta. Si chiamava Domenico Amaducci, rimase nel sacilese trent'anni e prese in mano anche il destino della colonia. Le sue prime mosse furono piantare alberi d'alto fusto e fiori, ma anche far costruire due baracche in legno per ospitare i bambini ed una mensa. L'iniziativa ebbe un grande successo e il numero di piccoli che le famiglie locali gli mandavano per passare l'estate alla colonia crebbe a tal punto che le strutture presenti si dimostrarono presto insufficienti. Il maestro Amaducci andò allora a bussare alle porte più importanti di Sacile, ottenendo l'aiuto di cui aveva bisogno.


LA RICERCA


Come hanno ricostruito con una loro appassionata ricerca Giovanna Campisi e Maria Balliana, contribuirono tra gli altri i conti Brandolini d'Adda di Vistorta, l'ingegner Zaccaria Zancanaro e soprattutto l'ingegner Leandro Tallon. Tutti cognomi ben noti e di peso, nel sacilese. Permutando le baracche di legno in edifici in muratura, fu Tallon a guadagnarsi il diritto di intitolare la colonia alla figlia scomparsa che infatti da allora porta il suo nome. Alla fine della guerra e del fascismo, la colonia passò sotto le ali del Patronato scolastico, ma a dirigerla rimase il maestro romagnolo ormai nel cuore dei sacilesi per generosità e sensibilità. Amaducci arricchì l'area di animali: pavoni, galline faraone, tortore, conigli, alcuni alveari e perfino dei criceti, poco usuali per quei tempi. Oggi alla colonia Tallon si fa sport e si gioca, al tempo invece si imparava a fare burro e formaggio, si coltivava l'orto. Si studiavano anche gli insetti e si faceva perfino quello che adesso si chiamabirdwatching: si studiavano gli uccelli del posto.


OGGI


Il seme piantato dal maestro Amaducci ha dato una pianta ancora oggi rigogliosa, pur se le colonie elioterapiche non servono per fortuna più. Tutta l'area della Tallon e la spiaggetta che per tutti è sassolino beach è patrimonio al quale i sacilesi tengono. Il maestro Amaducci invece non c'è più. Nel 2012 lo scultore Giorgio Igne che ne era stato allievo alla scuola elementare di Trieste propose vi fosse una targa a ricordo dell'operato del romagnolo, ma poi non se ne fece nulla. Il 29 agosto saranno invece cinquant'anni che il promotore della colonia Tallon se n'è andato. È morto infatti nel 1972 nella sua Bertinoro, all'età di 90 anni.

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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