Cave, robot al posto di uomini: occupazione a rischio, scoppia il caso

Martedì 26 Ottobre 2021 di Francesco Scarabellotto
Cave a Caneva
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CANEVA - «Robot al posto dei lavoratori in un prossimo futuro nell'attività estrattiva a Caneva?». A chiederselo è il consigliere comunale Egidio Santin, preoccupato per i risvolti occupazionali di questa eventuale ipotesi. Sono sempre più insistenti infatti, sia nel mondo politico che in paese, le voci della volontà da parte di ditte escavatrici delle cave bacino di Caneva di voler ritornare a scavare ed estrarre il carbonato di calcio in galleria, avvalendosi eventualmente anche di mezzi automatizzati al posto dei lavoratori. 


«A tal proposito - sottolinea Santin -, come consigliere comunale ho inviato al sindaco di Caneva un'interrogazione per sapere se l'attuale Amministrazione sia eventualmente a conoscenza di questa possibile nuova attività. E se risulti che siano pervenute eventuali richieste di pareri- prosegue - e contemporaneamente se sia a conoscenza di un eventuale progettazione depositata negli uffici della Regione».
Santin ricorda che «sono oramai decenni che l'attività di cava in galleria non è consentita. «Soprattutto in virtù degli incidenti sul lavoro che caratterizzarono gli anni 70/80. Le gallerie, allora scavate, si estendono in lunghezza per parecchi chilometri e a tale scopo sarebbe utile - continua il consigliere comunale di Caneva - nominare una commissione consigliare paritetica che, con l'ausilio di tecnici indipendenti, potesse fare delle ricognizioni e capire lo stato delle gallerie. Ciò soprattutto in virtù dell'assetto morfologico e delle modifiche del terreno che con la lavorazione sono state fatte». 
Nessuna preclusione per l'attività estrattiva da parte di Santin, ma solamente «la necessità di capire verso quale direzione va il mondo delle cave - prosegue -, perchè se dovesse trovare conferma l'eventuale futura utilizzazione di sistemi robotizzati, potrebbe porsi il problema dell'occupazione dei lavoratori. L'eventuale uso di sistemi robotizzati - paventa il suo timore Santin - potrebbe spezzare quel patto di solidarietà con la comunità di Caneva che gode dei benefici di occupazione in cambio di disagio di carattere ambientale e paesaggistico. Ecco perché - conclude il consigliere comunale -, è utile conoscere e portare alla luce del sole le prospettive che andranno ad interessare la più importante realtà economica di Caneva, con i riflessi che potrebbero interessare i lavoratori che oggi vivono e sfamano le famiglie».

 

Ultimo aggiornamento: 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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