La caserma Tagliamento che ospitava i "kaimani" dell'Esercito diventerà parco fotovoltaico

Venerdì 10 Settembre 2021 di Emanuele Minca
L'ex caserma Tagliamendo ad Arzene ospitava il 73° battaglione fanteria d'arresto Lombardia
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VALVASONE ARZENE - Un parco fotovoltaico nell’ex caserma  Tagliamento di Arzene, in provincia di Pordenone. È questa la strada che l’Amministrazione comunale di Valvasone Arzene ha intrapreso per dare risposte che da lungo tempo si cercano per la gestione definitiva dell’area di pertinenza dell’ex complesso dell’esercito italiano alle porte dell’abitato di Arzene, poco distante dall’arteria stradale della Cimpello-Sequals. Il sito, che ha visto la partenza degli ultimi soldati nel 1994 ed è simbolo della difesa italiana durante la guerra fredda, nel tempo è stato riconvertito a spazio a uso industriale/civile, diventando una zona artigianale.

Una trasformazione però mai completata perché mancano ancora alcuni lotti da assegnare.

AREA POCO APPETITA
Rimangono da piazzare da anni terreni per un totale di quasi due ettari, vincolati per la presenza di una serie di immobili fatiscenti e particolarmente degradati, non più riutilizzabili, che rappresentano più un gravame che un’opportunità. «A maggior ragione se si tiene in considerazione il fatto che negli ultimi anni - prende la parola il sindaco Markus Maurmair - sono numerosi i capannoni industriali e artigianali presenti in aree più appetibili per comodità logistica e che quindi rappresentano una concorrenza difficilmente superabile per un sito destinato alle attività produttive qual è la destinazione data al sito militare dismesso». All’orizzonte si intravede una nuova opportunità. «Le crescenti attenzioni al consumo del suolo, anche dal punto di vista del suo impiego per realizzare dei parchi di produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici, hanno spinto l’amministrazione regionale - spiega il sindaco - a valutare una norma per limitare i progetti che sacrificano terreni di particolare pregio agricolo e al contempo ad avviare una ricerca di siti degradati e adatti a tale finalità così da procedere con proprie installazioni».

GLORIOSO PASSATO

L'ex caserma Tagliamento ad Arzene si estende su una superficie di 45mila metri quadri, di cui disponibili ancora circa 19 mila, dove fino agli anni '80 ebbe sede il 73° reggimento di fanteria d'arresto Lombardia, con la missione di sorvegliare i confini nazionali negli anni della guerra fredda in cui il fiume Tagliamento, in caso di invasione da parte dei Paesi comunisti, avrebbe dovuto fungere da barriera fortificata. Una caserma molto conosciuta nella geografia dei siti militari sparsi nel pordenonese che nel periodo di maggior presenza registrò oltre 800 fanti, soprannominati i "Kaimani del Tagliamento". La loro presenza è stata anche importantissima per l’economia del territorio e lasciarono Arzene nel 1986 (il reggimento fu sciolto poco dopo). La proprietà dell'area passò poi dallo Stato al Comune e fu riconvertita in zona artigianale. Nel 2015 venne annunciato il progetto di un nuovo museo diffuso nazionale dedicato alla Guerra fredda e il sito dell’ex caserma Tagliamento sembrava rientrare ma poi il tutto è finoto in un binario morto.

PARCO ENERGETICO
Di recente il Comune di Valvasone Arzene ha candidato i terreni e gli immobili dell’ex caserma Tagliamento, così da favorire un sopralluogo dei tecnici regionali e verificare la possibilità di realizzare tale obiettivo. Il Comune cederebbe in affitto alla Regione l’area e questa procederebbe alla bonifica e demolizione degli immobili per poi realizzare il parco solare. «La destinazione a parco solare della dismessa caserma era tra gli obiettivi del nostro programma di mandato, che evidentemente guardava nella giusta direzione - ricorda Maurmair - Ora attendiamo il riscontro della Regione, ma siamo fiduciosi che il percorso avviato potrà portarci a risolvere un problema che finora ha prodotto solo costi e nessuna opportunità. Abbiamo comunque intenzione di procedere con un nostro piccolo impianto, utilizzando l’area in cui si trova la palazzina degli ufficiali di fronte la strada provinciale, poiché l’accordo sottoscritto con i privati che realizzeranno un parco solare ai Fornasini ci lascia in dote la possibilità di installare pannelli per la produzione di energia per 100 Kw da utilizzare per autoconsumo, con un risparmio di costi».

Ultimo aggiornamento: 07:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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