Case in vendita e affitti, in città i prezzi più bassi dell'intera regione

Sabato 18 Gennaio 2020 di Davide Lisetto
In un'immagina d'archivio la città di Pordenone vista dall'alto
PORDENONE - Per il mercato immobiliare di Pordenone il 2019 si chiude con due pesanti segni meno. Secondo i dati statistici dell’Osservatorio nazionale del “mattone” Immobiliare.it (il portale nazionale delle compravendite e degli affitti utilizzato anche da diversi operatori della città) l’andamento dei prezzi nelle compravendite nell’ultimo anno ha subito un calo del 3,6 per cento. Un dato pesantemente negativo se paragonato alle altre tre città capoluogo della regione. Ancora più pesante il dato che fa riferimento ai canoni di locazione: negli ultimi dodici mesi sono precipitati di quasi l’11 per cento: decisamente più positivi i dati di Udine, Gorizia e Trieste. La città di Pordenone, insomma, ha chiuso l’anno scorso indossando la maglia nera nel mercato del mattone.
LE COMPARAZIONI
Complessivamente in regione i prezzi delle compravendite, nel secondo semestre 2019, sono aumentati di oltre il 3%, mentre le locazioni sono rimaste stabili. I prezzi richiesti da chi ha venduto case e appartamenti a Pordenone hanno subito un’oscillazione negativa di oltre tre punti percentuali: il prezzo medio è così sceso a 1.235 euro al metro quadro. Seguono invece un trend positivo Gorizia (+2,3%, 973 euro al metro quadro), Trieste (+3,9%, 1.543 euro al metro quadro) mentre Udine è stabile (+0,9%, 1.395 euro/metro quadro). Anche sul fronte locazioni la situazione non cambia. Pordenone fa registrare un -6,8% rispetto a giugno 2019: la media a fine anno era di 6,60 euro al metro quadrato. Negli altri tre capoluoghi del Friuli Venezia Giulia le oscillazioni sono positive e variano tra l’1 e il 2%. Trieste si conferma la città più cara con una richiesta di locatori che si assesta a 8,39 euro al metro quadrato. Chi vuole affittare un appartamento di 80 metri a Trieste dovrà mettere in conto una spesa mensile di 671 euro. Rispetto ai 528 euro della più “economica” Pordenone. In riva al Noncello nel 2019 rispetto all’anno precedente nelle locazioni il calo è stato di quasi l’11 per cento.
GLI OPERATORI
Perché Pordenone mostra dati negativi? «Pordenone - è la chiave di lettura di Gabriele Salamon, titolare dell’omonima agenzia immobiliare cittadina - negli ultimi due anni ha visto aumentare e migliorare l’offerta sul nuovo. Questo aumento dell’offerta può aver influito sull’abbassamento dei prezzi. Un decremento di circa il tre per cento è comunque poco percettibile e può anche variare molto da quartiere a quartiere. Ma credo che influisca ancora di più - sottolinea l’immobiliarista - la grande offerta che c’è nell’usato. E in particolare in un usato, che risale agli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, che necessita di importanti adeguamenti sul fronte del risparmio energetico e che quindi per essere venduto deve per forza fare leva su un abbassamento dei prezzi». Sui canoni di affitto sono necessarie alcune distinzioni. «Non ho percepito una variazione così pesante. Anche se ritengo - aggiunge Salamon - che il calo riguardi case più datate e appartamenti medio-grandi. Non certo i miniappartementi, dove la richiesta e i prezzi restano piuttosto stabili ed elevati. C’è poi da considerare che nell’ultimo anno è un po’ calata la domanda da parte degli americani della Base di Aviano che in precedenza aveva fortemente influenzato domanda e prezzi».
Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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