PORDENONE - Ancora i "maledetti" lavori.
I DETTAGLI
Sono ancora i ritardi legati ai lavori in corso e al particolare momento che sta vivendo il comparto dell'edilizia, a rallentare la riapertura della Rsa pordenonese, presidio fondamentale in attesa del nuovo maxi-polo che sorgerà al posto dei vecchi padiglioni dell'ospedale Santa Maria degli Angeli. L'Asp Umberto I, infatti, da diversi mesi sta tenendo in piedi un cantiere finalizzato a completare una piccola rivoluzione all'interno di Casa Serena. Non si parla solamente della riapertura della Rsa, ma anche e soprattutto della riqualificazione della casa di riposo, la più grande di Pordenone. Qualcosa, però, non è andato come ci si immaginava. Le ditte che stanno eseguendo i lavori, infatti, hanno imposto gioco forza un rallentamento. Il tutto a causa del sovraffollamento di cantieri sul territorio. È la "coda" del Superbonus, che tocca anche il mondo della sanità. «Saremo pronti all'inizio dell'estate», ha ammesso ieri il direttore di Casa Serena. Nel frattempo è iniziata la ricerca del medico che farà parte della nuova Rsa e degli infermieri necessari.
IL FUTURO
La Rsa di Pordenone è stata chiusa nell'agosto del 2021 e da quel giorno il capoluogo della provincia è rimasto senza una struttura dedicata alle cure intermedie. Si era ancora in epoca Covid e i pazienti si sono dovuti rivolgere ai centri di Roveredo, Sacile (a sprazzi, fino alla recente riapertura), Maniago (per i positivi, fino a poco tempo fa), San Vito e Azzano Decimo. La residenza sanitaria assistita del primo piano di Casa Serena avrà a disposizione tra i ventidue e i ventiquattro posti letto, mentre la struttura attiva fino all'agosto del 2021 ne aveva a disposizione solamente diciotto. A questi, poi, si dovranno aggiungere i posti dedicati alla sperimentazione relativa all'ospedale di comunità, previsto dalla riforma sanitaria. E infine, come anticipato, i tre-quattro posti riservati ai pazienti che purtroppo si trovano in stato vegetativo. Un servizio più che mai necessario, viste le difficoltà dell'assistenza domestica in questi casi particolari e gravi. Intanto di recente la Regione ha disposto l'aggiornamento dei valori tariffari per le prestazioni erogate nelle Residenze sanitarie assistenziali comprende le seguenti fasce: si passa a 124 euro per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza di base; 150 euro, invece, per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza medio; infine 160 euro per giornata di degenza corrispondente al livello di assistenza riabilitativo. Secondo i primi calcoli, l'aumento delle tariffe deciso per l'anno in corso su tutto il territorio regionale raggiunge il 10 per cento rispetto all'anno scorso.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout