Cani pensionati e maiali troppo grassi: viaggio nella Casa degli animali malati

Mercoledì 8 Giugno 2022 di Denis De Mauro
Il maiale troppo grasso

FONTANAFREDDA - Proprio come tra gli esseri umani, anche tra gli animali d'affezione c'è chi nasce fortunato e chi invece incappa in qualche brutto scherzo del destino. Alcuni vivono poi un malanno comune a tutti, che per certi animali è una condanna a morte: il sopraggiungere della vecchiaia. Di questi tempi c'è anche chi perde il padrone perché quest'ultimo non è più in grado di prendersi cura del suo fedele amico. «Sembra incredibile, ma abbiamo avuto anche episodi di questo tipo.

Ricordo una persona che, rimasta senza lavoro, dormiva in auto con i suoi quattro cani, finché ha potuto, poi ce ne siamo presi cura noi».

L'ASSOCIAZIONE
A parlare è Debora, colonna dell'associazione Tra le zampe di Sammy che offre un riparo, un pasto e cure a una sessantina di cani, ma anche a quattro maiali, un asino, undici pecore, quattro capre (più altre due in arrivo). Tutti hanno un loro spazio verde e un riparo negli ottomila metri quadrati della tenuta acquistata circa sei anni fa da Debora, che oggi sogna di poterla far diventare una sorta di pensionato per animali senza un padrone o un futuro. Più di qualcuno di quelli presenti nella splendida area verde a lato di via Brugnera, in comune di Fontanafredda, è un caso che tocca il cuore, per storia o condizione.

TUTTI I TIPI DI PENSIONATI
Placido e nero come il carbone, Aslan ha un occhio solo e sta perdendo pure quello e, non bastasse, il destino l'ha da tempo privato anche dell'udito. Ciò nonostante, appare sereno e a suo agio. Sempre tra i cani, alcuni mancano di una zampa, ognuno per un motivo diverso. C'è poi un caprone Varzasca, razza che arriva dalla Svizzera ed è ormai considerata in via di estinzione. Si dice dispettosa come una capra, ma in realtà, rialzando delle panche ribaltate, Debora spiega che è l'asino quello che si diverte di più alle spalle degli umani. Tra i cagnolini presenti ve ne sono alcuni epilettici, Charlie invece ha perso l'uso delle zampe posteriori, ma non la voglia di spostarsi, tanto da zompettare con gli arti rigidi appaiati e dritti. C'è anche quello salvato dal proprietario che gli voleva sparare perché «era cresciuto troppo, era diventato più grande di quanto si aspettassero».

ANNI GUADAGNATI
Le specie presenti coabitano senza grossi problemi e con buona longevità, come dimostra la capra arrivata alla venerabile età di ventun anni. Considerato che normalmente hanno una vita media di 15-18 anni, è come essere al cospetto di un arzillo centenario. A Tra le zampe di Sammy gli animali hanno tutti un nome e un trattamento amorevole ricambiato con un evidente affetto, anche da specie che non ti aspetti. «C'è chi, sull'onda della moda, si porta a casa quello che crede essere un mini-pig», racconta il marito di Debora, anche lui in prima linea nell'impresa, «e poi si ritrovano un bestione di 80 chili» aggiunge guardando un maiale grosso e nero che, chiamato, si stende a pancia in su come un cucciolo e aspetta le coccole. «Siamo ben felici di dare i nostri cani in adozione, ma vogliamo che a prendersene cura siano persone amorevoli. Non tutti hanno la stessa sensibilità. Ci è capitato, ad esempio, chi ci ha richiesto espressamente un cane non chippato (i nostri lo sono tutti): lo voleva a guardia del pollaio, ma anche poterlo eliminare se si fosse azzardato a toccare il pollame». I casi di maltrattamenti sono ancora piuttosto frequenti, racconta Debora, così come liberarsi dei cosiddetti animali da reddito quando non ne producono più. Non più tardi di un mese fa ha accolto otto pecore per questo destinate al macello.

TANTI SOSTENITORI
Mantenere un gruppo così numeroso dev'essere anche costoso. «L'associazione conta circa 250 iscritti che, uniti alle donazioni spontanee di chi ci conosce, consentono la sopravvivenza di Tra le zampe di Sammy. Nome che vuole ricordare l'amico fedele mancato dopo 15 anni di vita e d'affetto incondizionato.
 

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