In cartiera scatta la nuova cassa integrazione. «Magazzini pieni, inutile produrre ancora»

Il mercato risulta contratto per il 40%. Lavoreranno solo gli addetti a magazzino e smistamento

Venerdì 17 Marzo 2023 di Denis De Mauro
Cartiera di Cordenons

CORDENONS - Si profila un nuovo periodo di cassa integrazione per i lavoratori, se non tutti buona parte, della cartiera di Cordenons, come rendono noto i sindacalisti Michael D’Andrea, segretario provinciale della Ugl Chimici e Antonio Albino della Cgil Carta.


IL PROBLEMA
«L’azienda ha fatto sapere che come gruppo, ovvero tutte le cartiere della veronese Fedrigoni sparse per l’Italia, la flessione del budget è del 40%. Tradotto - fa sapere D’Andrea - significa che i magazzini sono di nuovo pieni ed è inutile produrre ancora. Era già successo sul finire dello scorso anno, quando per la quasi totalità della forza lavoro cordenonese la pausa natalizia era iniziata già il 12 dicembre, per concludersi solo agli inizi di quest’anno».
«Questa volta, buona parte degli operai prolungheranno la Pasqua» aggiunge Albino.

In pratica, lo stabilimento rimarrà fermo dal lunedì di Pasquetta per tutta la settimana, riprendendo l’attività il 17 aprile, salvo sorprese.


IL CONFRONTO
Ancora D’Andrea: «Abbiamo in calendario un incontro con l’azienda per il prossimo 28 marzo, sarà allora che sapremo tutto più dettagliatamente, anche il numero dei cassa integrati, anche se è probabile che lo stop non coinvolgerà i reparti preposti allo smaltimento di quanto già venduto, ovvero allestimento e spedizioni». I due sindacalisti contano poi che per alcuni dei dipendenti la settimana non sia di cassa ma porti a bruciare ferie residue. «Resta la constatazione che un meno 40% è quota consistente» commenta il sindacalista dell’Ugl che spera in una ripresa del mercato internazionale a maggio. «A Cordenons il ricorso alla cassa è stato periodico, dal covid in poi. Dei circa 40 lavoratori interinali non richiamati a inizio 2022 ne sono stati ripresi solo 2 o 3, figure specifiche, mentre dopo un buon inizio che ci portò al ciclo continuo, ora lavoriamo 5 giorni su 7 e appunto, di quando in quando subentra anche la cassa integrazione». Insomma, lascia intendere il segretario Ugl, non c’è di che stare proprio tranquilli. “L’unico lato positivo è che non vi saranno esuberi” mentre Albino ricorda che solo qualche mese fa e in virtù del caro bollette, i sindacati Slc - Cgil, Fistel - Cisl, Uilcom e Ugl e il gruppo Fedrigoni firmarono un accordo che prevede un bonus di 20 euro giornalieri in buoni benzina riconosciuto al lavoratore per ogni giorno di cassa integrazione. Un’indennità che potrà al massimo raggiungere i 200 euro. Superata quella soglia l’aiuto verrà elargito comunque, ma sotto forma di credito welfare.


LO STABILIMENTO
Qual è la produzione attuale della cartiera? Risponde D’Andrea: “MyCordenons produce soprattutto quelle che si chiamano carte speciali, si tratta di prodotti destinati al mercato del lusso, può essere il settore della moda come quello del packaging di alto livello. Siamo, al vero, anche l’unico stabilimento del gruppo specializzato in carta alimentare» ma sembra che nemmeno questo salvi la cartiera che è parte del gruppo scaligero da 5mila dipendenti e una cinquantina di siti di produzione, taglio e smistamento.


CHI COMANDA
«Anche se in realtà, come succede ormai spesso, ad avere il controllo del gruppo scaligero è il fondo internazionale d’investimento Bain Capital insieme a BC partners». La famiglia veneta Fedrigoni - entrata a Cordenons nel 2018 - conta oramai una piccola quota minoritaria. A Cordenons attualmente lavorano 185 persone.

Ultimo aggiornamento: 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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