Le maxi bollette mettono a rischio i bilanci di 40 Comuni

Mercoledì 2 Novembre 2022 di Loris Del Frate
A rischio i bilanci dei Comuni per le maxi bollette

FRIULI C’era da aspettarselo. Del resto l’impennata del costo dell’energia era prevedibile che non mettesse in crisi solo le aziende e le famiglie. Già, perchè ora tocca ai Comuni che sono sempre in maggiore difficoltà a chiudere i bilanci. A dirlo fuori dai denti è il presidente regionale dell’Anci, Dorino Favot. 
CIFRE SBALLATE
«In questo momento - s
piega Favot - parlando con i sindaci dei vari Comuni c’è solo un discorso che va per la maggiore: come fare a chiudere il bilancio con le bollette impazzite che stanno arrivando. Sono tutti preoccupati perchè effettivamente è un grande problema». C’è ancora tempo per chiudere i conti, ma non è da escludere che il prossimo mese le bollette siano ancora più elevate. 
GLI INTERVENTI
Del resto un Comune, piccolo o grande che sia, deve gestire oltre agli uffici e all’illuminazione pubblica, anche scuole, asili, palestre, campi sportivi, impianti di riscaldamento dell’acqua e tutto il resto. Tanto per fare un numero possiamo dire che il Comune di Pordenone si è ritrovato un surplus di energia da pagare pari a quasi tre milioni in un anno. Cifra grandissima che è stata affrontata buttando sulle bollette praticamente l’intero avanzo di amministrazione. Bruciato subito. Pordenone ha praticamente risolto il problema del bilancio per quest’anno, ma ci sono almeno una quarantina di Enti pubblici in regione che non sanno dove sbattere la testa per mettere in pari i conti.
CHI SONO
Si tratta di una ventina di Comuni piccoli sotto i 3 mila abitanti dove una bolletta più salata anche di poche migliaia di euro fa sballare tutto, una quindicina sono di medie dimensioni e tre o quattro superano i 10 mila residenti. Il presidente Anci, Dorino Favot, non vuole dare i nomi, anche perchè sta lavorando per cercare di sanare le situazioni più gravi.
GLI AIUTI
«La Regione - spiega - nelle variazioni di bilancio ha dato ai Comuni 3 milioni di euro per venire incontro alle necessità. Si tratto di soldi importanti perchè con questi riusciremo a chiudere almeno qualcuno degli enti in difficoltà. Per gli altri vedremo come fare». Non è da escludere, insomma, che la stessa Regione possa fare uno sforzo ulteriore in sede di discussione di Bilancio a dicembre, anche se poi lo stanziamento arriverà con l’anno nuovo e le amministrazioni dovranno andare avanti con le spese divise per mese. C’è però un altro problema che rischia di essere esplosivo e di coinvolgere se non tutti una buona parte delle amministrazioni locali friulane. Ammesso che tutti riescano a chiudere i conti per il 2022, la questione è il bilancio previsionale del prossimo anno.
IL FUTURO 
C’è la necessità, insomma, di coprire le maggiori spese che le bollette porteranno nel 2023.

Intanto non è facile programmare l’aumento del costo dell’energia, poi non ci sono le poste per coprirlo visto che tutto fa supporre che i Municipi per mantenere tutti i servizi attuali dovranno aumentare il carico fiscale in un momento di crisi pesante per i cittadini. Un quadro, dunque, che si preannuncia non certo agevole, anzi complicato proprio e che sta mettendo in agitazione i sindaci. «Non è facile - conclude Dorino Favot, presidente Anci - perchè la situazione rischia di sfuggire al controllo e in quel caso sarebbero decisamente tanti i Comuni con i conti impazziti. Ovviamente stiamo lavorando perchè questo non accada». E tutti confidano nell’aiutino di Governo e Regione.

Ultimo aggiornamento: 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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