PORDENONE - Il primo ostacolo, quello della raccolta delle firme necessarie per presentare la lista, lo considera superato. Ora l'avvocato in pensione Vitto Claut dovrà depositare i numerosi incartamenti in municipio. Cosa che, come ha detto ieri dopo aver terminato la raccolta di firme, farà questa mattina.
«Abbiamo fatto tutti in un giorno e mezzo. La burocrazia e i cavilli sono tanti, speriamo che sia tutto a posto», ha aggiunto il quarto candidato alle comunali di Pordenone. Una scelta questi dell'ultima ora la sua. Una candidatura tutta incentrata sulla battaglia No Green pass e maturata in pochissimo tempo soltanto la scorsa settimana. In poche ore, con il gruppo che ha costituito, sono state raccolte un centinaio di firme (per una lista ne servono 66) a sostegno del movimento che è stato battezzato Coalizione Etica-Valore Umano, Gilet gialli. Anche la lista è stata fatta in pochissimo tempo superando pure la soglia minima richiesta dalle normative elettorali per il consiglio comunale di Pordenone. «Un minimo di 27 e un massimo di 40, la nostra lista conta 32 candidati», ha sottolineato lo stesso Claut.
LA SFIDA NO VAX
«A spingermi a fare la lista e a correre per la carica di sindaco è anche la paura che nutro rispetto a questa sorta di dittatura cui stiamo assistendo.
Ma quali sono altri punti del programma?
«Diminuire - sostiene convinto Claut - gradualmente in 5 anni la giornata lavorativa a 4 ore per tutti i dipendenti comunali. E senza che ci siano variazioni dello stipendio».
Ma la vera battaglia sarà quella contro vaccini e certificato verde: «Sto girando con la Stella di David sul petto, deve servire da monito».