Amiche per la Pelle: «Noi le guerrigliere della lotta al cancro»

Martedì 18 Febbraio 2020 di Roberto Ortolan
Le "Amiche per la Pelle" della presidente Manuela Tonon con lo psicologo Mirco Casteller

PORDENONE - Il tumore ha un impatto devastante non solo sul paziente, ma anche sul rapporto di coppia (il partner di un malato), sui figli, sulla famiglia (soprattutto nei casi di neoplasia infantile). E avere un rapporto sereno con la malattia può avere grandi benefici sul malato di tumore, favorendo la guarigione. Per questo ci sono associazioni che sostengono i malati, facendo “gruppo”, spesso con l’aiuto di uno psicologo. È il caso di “Amiche per la Pelle” della presidente Manuela Tonon, che nell’attività di supporto alle donne malate di cancro si avvale dello psicologo Mirco Casteller, 46 anni, di Castelfranco.

Svolgo un ruolo di sostegno psicologico - spiega Casteller - non solo nel periodo di malattia del paziente, ma anche in caso di lutto. Il trattamento psicologico (spesso fino alla psicoterapia) permette di dare al paziente e ai suoi familiari gli strumenti per gestire il disagio indotto dalla malattia ed eventuali comportamenti da evitare. Insegno le tecniche per gestire emozioni negative, pensieri disfunzionali, comportamenti disadattivi. Anche per evitare le costanti transumanze tra le province venete a i vari centri specializzati quali il Cro di Aviano. Molte famiglie vengono da me devastate dai continui e costosi viaggi della speranza interregionali - precisa Casteller -. A associazioni come Amiche per la Pelle rappresentano un punto fermo nel mare delle incertezze della malattia. Luoghi nei quali, esperienze simili si parlano e danno vita a un ambiente ideale di terapia e di cura dell’essere umano».
L’ALTRA FACCIA
Manuela Tonon, 53 anni, ha vinto il cancro dopo una lotta durata 10 anni.Sposata, con una figlia, vive a Oderzo e oggi è la presidente di Amiche per la Pelle. «Nel nostro gruppo di sono pazienti di tutta, Italia, ma soprattutto venete , ma anche di Pordenone, Gorizia e Trieste. La maggior parte siamo pazienti del dottor Nicola Balestrieri. Il nostro ospedale di riferimento è quello di Vittorio Veneto mentre lo psicologo e Mirco Casteller». Amiche per la Pelle è nata dall’esigenza di condividere i problemi legati alla malattia. «Il nome Amiche per la Pelle - aggiunge la 53enne di Oderzo - ha proprio questo significato. Rendere primo forte il legame che il cancro ci ha fatto stringere. Siamo soldatesse che stanno combattendo in trincea. Per vincere la guerra contro il cancro abbiamo bisogno di capirci al volo e di sentirci parte di un unico gruppo. In pratica di sentirci compagne di armi».
IN TRINCEA
Per questo Amiche per la Pelle è diventata qualcosa di più di un gruppo di sostegno.

E l’esempio di come l’obiettivo comune di sconfiggere il cancro ha trasformato un gruppo, sempre più numeroso, di donne in guerrigliere. Che nemmeno la morte può fermare. «Oggi - dice ancora Tonon - l’età delle donne che si ammalano di cancro si è abbassata (ci sono 20 e 30enni). Per questo serve fare prevenzione. Amiche per la Pelle non ha una sede, siamo zingare. Per questo siamo noi ad andare nei municipi e negli ospedali. Ma la malattia non ci fa paura. E penso alla sfilata di moda che ha visto noi, malate oncologiche, trasformarci in modelle. Ma anche in compagne d’armi di ogni donna malata. È il motivo per le quali abbiamo portato nei reparti di oncologia il progetto “coccole e bellezza”. In pratica stiamo vicino alle soldatesse che combattono il tumore, con un consiglio, una carezza e una massaggio. Quasi fossero in una clinica di bellezza invece che in un ospedale». Il tumore è un nemico subdolo perché, oltre al fisico, dilania l’anima del malato e dei suoi familiari. «Nei figli dei malati - conclude Manuela, guardandosi dentro - la ferita del tumore, a volte, si riapre anni dopo la guarigione del genitore. Quando l’angoscia e la paura che la malattia possa ripresentarsi diventano un peso insopportabile da portare avanti. E unì’altra guerra da combattere». E così Manuela e le altre Amiche per la Pelle”, con il sostegno di sindaci, Aziende ospedaliere e lo psicologo Casteller, insegnano l’arte della prevenzione e quella della guerra .... contro il cancro.

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 21:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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