PORDENONE - Dei pedaggi si faceva un baffo, tanto che ha accumulato circa diecimila euro di quote non pagate. La polizia stradale di Pordenone come ogni estate ha intensificato i controlli per il mancato pagamento del pedaggio autostradale. Una efficace risposta a quanti pensano di eludere il pagamento del pedaggio, consentendo di regolarizzare la concorrenza nel delicato mercato internazionale dell'autotrasporto. Nei giorni scorsi, lungo la A28, all'altezza del raccordo Ra16 nel comune di Fiume Veneto, gli agenti hanno fermato un autoarticolato spagnolo e, dopo un mirato controllo da parte dei poliziotti, emergeva a carico di quel mezzo una segnalazione effettuata dalla polizia di Stato di Pescara per numerosi mancati pagamenti del pedaggio autostradale, per circa 10.000 euro.
Alla guida del camion sempre lui
Gli stessi poliziotti hanno approfondito il controllo utilizzando la tecnologia per la lettura del cronotachigrafo digitale, dalla quale emergeva che, durante i mancati pagamenti, alla guida vi era lo stesso autista controllato. Ulteriori accertamenti facevano emergere che a carico dello stesso vi erano numerose altre violazioni del codice della strada. L'autista è stato denunciato per truffa, gli è stata ritirata la patente di guida e il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
Né patente né assicurazione
La polizia stradale verifica con particolare attenzione anche ai controlli di autoveicoli, durante i quali gli agenti hanno sanzionato, per la seconda volta, e sottoposto a fermo il veicolo di un conducente che non aveva mai conseguito la patente di guida e circolava con il veicolo non assicurato, pratica particolarmente pericolosa perché il conducente, oltre a non aver mai superato un esame teorico e pratico per il conseguimento del titolo autorizzativo, non si era sottoposto alla verifica dei prescritti requisiti fisici e psichici fondamentali per il rilascio della patente di guida, risultando quindi «pericoloso» per la circolazione, la sicurezza e l'incolumità degli altri utenti della strada