PORDENONE - Costi pressoché raddoppiati e lungaggini burocratiche che, di fatto, hanno dilatato notevolmente i tempi di realizzazione. La Bretella Sud di Pordenone costerà più di 40 milioni di euro (quando il quadro economico iniziale, allora ritenuto insufficiente, era di 19 milioni) e i lavori saranno ultimati soltanto a luglio (quando il taglio del nastro era previsto per la fine dell'anno scorso).
I DETTAGLI
Il bypass stradale, lungo due chilometri e 500 metri, costerà 10 milioni in più rispetto alla circonvallazione di San Vito al Tagliamento (inaugurata a luglio del 2020) la cui lunghezza - collega la sp1 della Val d'Arzino e la sr 463 - è oltre il doppio.
L'ARRIVO
Luglio, a detta dell'assessore Cristina Amirante, dovrebbe coincidere con il termine dei lavori. Una volta completata, la Bretella Sud permetterà di dare un impulso maggiore allo sviluppo dell'Interporto che, sebbene stia puntando molto sul trasporto ferroviario, vede nella nuova tangenziale un'opportunità di crescita: il traffico su gomma è destinato ad aumentare. Collegamenti più facili tra la zona di Pordenone Sud e il Centro ingrosso ma anche un alleggerimento della viabilità cittadina destinata, altrimenti, a gravare ancora pesantemente su viale Treviso. I lavori si sarebbero dovuti concludere entro la fine del 2021 ma, dal momento che è stato necessario prevedere un allungamento dei tempi di contratto con l'impresa appaltatrice, la fine dell'opera non si vedrà prima due mesi. Erano infatti emerse due distinte necessità. La prima, arrivata dall'Interporto, riguardava la necessità di creare un binario di immissione dalla zona dell'Interporto stessa sulla linea ferroviaria Venezia-Udine (verso il capoluogo friulano). La seconda, invece, era una prerogativa dell'amministrazione Ciriani. Per aumentare la sicurezza all'intersezione tra via Levade e via Udine è stata realizzata una rotonda. Così da garantire una protezione anche per pedoni e ciclisti e, al contempo, diminuire i rischi di incidentalità. Nel ruolino di marcia sono comprese anche le opere accessorie e i collaudi alla funzionalità del sottopasso al rilavato ferroviario e alle pompe idrauliche, che, una volta in funzione, dovrebbero evitare gli allagamenti. Le operazioni stanno procedendo a ritmi spediti. Conclusa la spinta del monolite sotto la ferrovia, altre squadre si sono adoperate alla costruzione della galleria a monte e a valle. Prima che fosse completato il varo del monolite, c'era stata la posa di un ponte provvisorio su cui hanno transitato treni a velocità rallentata. Il prossimo step dovrebbe essere quello dell'innesto della nuova strada sulla Pontebbana, così da mettere la parola fine, una volta per tutte, alle (tante) traversie che hanno segnato la storia di questo manufatto stradale.