Borgomeduna, il quartiere senz'anima rinascerà così: giù i ruderi abbandonati

Giovedì 6 Febbraio 2020 di Marco Agrusti
La rotonda di Borgomeduna che sarà riqualificata
PORDENONE - Da un quartiere che come piazza ha una rotonda trafficata da mattina a sera a un borgo che ritroverà almeno un briciolo della sua vecchia identità. Un percorso accidentato, che passerà da acquisizioni immobiliari, riqualificazioni e demolizioni. Una speranza per chi da anni sente di vivere solo in un corridoio di ingresso alla città. L’attenzione del Comune si sposta su Borgomeduna, con un piano che per tempi e spazi finanziari si potrà concretizzare solo in un eventuale secondo mandato della giunta in carica, ma che se dovesse andare in porto metterebbe il punto a un capitolo sospeso da troppo tempo. 
L’ANNUNCIO
Borgomeduna va grossolanamente dalla rotonda che immette il traffico su viale Martelli all’intersezione tra via Udine e la Pontebbana. Il baricentro del quartiere è spostato verso il centro, in corrispondenza di una rotatoria tra le più trafficate del capoluogo. Non c’è una piazza, un’area pedonale, un’agorà. Ed è quello che si vuole creare nei prossimi anni. Prima però bisogna risolvere un problema che salta all’occhio anche agli automobilisti di passaggio: a ridosso della rotonda ci sono ruderi abbandonati da anni, che deturpano il paesaggio e soprattutto al momento tarpano le ali a qualsiasi piano di riqualificazione. Ecco da dove partirà la rivoluzione di Borgomeduna. «Per favorire un successivo intervento dei privati - spiega l’assessore all’Urbanistica, Cristina Amirante - c’è la necessità di un piano di recupero gestito dal pubblico. In passato non è mai decollato, ma ora è il momento di ridare al quartiere una sua piazza, un suo centro che corrisponda al cuore del borgo. La prima operazione - prosegue - sarà quella finalizzata all’ampliamento degli spazi pubblici». Oggi sono quasi inesistenti. La rotatoria si appoggia sulle case, molte delle quali sfitte e diroccate, e mancano totalmente le isole pedonali. «Si procederà a un primo piano di acquisizioni immobiliari - va avanti Amirante - finalizzato poi a una serie di demolizioni che aiuteranno a ricavare spazi, i quali diventeranno poi luoghi pubblici da trasformare in piazza e aree verdi». La zona della rotatoria è anche quella che ospita le principali attività commerciali del quartiere, e una nuova piazza consentirà - secondo i piani - di attirare altri investitori. 
A SUD
Risolto il nodo di Borgomeduna, ci si sposterà nella zona a sud della città, tra Villanova e Vallenoncello. Si tratta di due quartieri con priorità e problemi diversi, ma con la stessa necessità di essere tutelati dal Comune, dal momento che nei cinque anni che termineranno nel 2021 hanno ricevuto un’attenzione minore rispetto ad altre aree del capoluogo. 
Si parte da Villanova, dove i lavori del Palazen inizieranno già prima della fine del mandato di Alessandro Ciriani. La priorità successiva sarà quella di riasfaltare via Pirandello, l’arteria principale del quartiere nuovo sulla quale insistono anche le palazzine rosse dell’Ater. 
Infine la questione legata a Vallenoncello. Lasciando a parte i lavori legati alla sicurezza idraulica, che seguiranno un iter parallelo (la Regione ha promesso i fondi necessari ai nuovi sgrigliatori sul Noncello), anche l’aspetto stesso del quartiere sarà destinato a cambiare. Sarà programmata innanzitutto la manutenzione straordinaria del manto stradale di via Valle, mentre alla fine della stessa, dove oggi sorge una rotatoria, si cercherà di dare un nuovo volto al centro del quartiere, attraverso un’opera simile a quella in programma a Borgomeduna. Sempre a Vallenoncello, poi, si dovrà mettere mano alla ciclabile che taglierà in due il borgo. Obiettivi ambiziosi che non potranno rimanere fuori dall’agenda, perché i tre quartieri reclamano un’attenzione sino ad oggi non ricevuta in modo sufficiente. 
Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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