Bofrost, non è stata una fiammata: 300 assunzioni in dodici mesi, gli addetti salgono a 3.000

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Davide Lisetto
Bofrost, l'ad Gianluca Tesolin
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PORDENONE - Bofrost Italia ha chiuso l'anno commerciale con un fatturato a quasi 311 milioni di euro e con quasi trecento nuove assunzioni che portano l'occupazione complessiva in Italia a quasi tremila addetti. La società di San Vito al Tagliamento (Pordenone) deve fare però i conti con l'incremento del caro-gasolio: l'azienda infatti utilizza una flotta di 1.500 camioncini-frigo per le consegne dei surgelati porta a porta.

Peseranno anche i rincari delle materie prime nei nuovi contratti che si stanno stipulando in queste settimane.


FATTURATO

Il fatturato è in lieve calo (-0,9%) rispetto all'esercizio precedente che si era tuttavia contraddistinto per un risultato record dovuto al forte incremento della domanda di spesa alimentare a domicilio causata dal lockdown e dall'emergenza pandemica che è proseguita. Rispetto ai livelli pre-pandemia comunque Bofrost risulta in crescita del 31 per cento. «Abbiamo raggiunto quasi lo stesso risultato dell'anno precedente - ha spiegato l'amministratore delegato, Gianluca Tesolin - tenendo conto di situazioni ben diverse, legate al lockdown e al grande boom di consegne a domicilio. Di questo siamo molto soddisfatti in quanto abbiamo consolidato e reso strutturale una situazione contingente che era data dall'emergenza. Non si è trattato di una fiammata, ma di un risultato che permane frutto di strategie precise con investimenti volti a all'acquisizione di nuovi clienti (150 mila famiglie nel biennio, ndr) e all'aumento dell'assortimento dei prodotti ampliando al fresco e non solo ai surgelati». L'incremento di nuovi clienti ha portato negli ultimi dodici mesi a quasi 300 nuovi ingressi di personale: 150 sono venditori assunti con contratti a tempo indeterminato, mentre 150 sono addetti collaboratori nella rete dei promoter e ricerca clienti. L'occupazione complessiva è cresciuta a 2.830 addetti: tra questi circa 260 sono quelli che operano nel quartiere generale sanvitese e nella filiale di Fiume Veneto.


POST-PANDEMIA

Dopo lo sforzo senza precedenti che ha visto l'azienda pordenonese garantire un servizio essenziale agli italiani durante l'emergenza Covid, «gli ultimi 12 mesi - aggiunge Tesolin - ci hanno visti consolidare la nostra posizione. Anche nel 2021 e nelle primissime settimane del 2022 abbiamo dovuto confrontarci con numerose sfide nell'ambito della logistica e della supply chain, sfide alle quali abbiamo risposto investendo nelle persone, nelle infrastrutture e nella tecnologia a servizio della rete commerciale».
Bofrost ha inoltre lanciato con successo, oltre ai surgelati che da oltre trent'anni caratterizzano l'offerta dell'azienda, anche nuove linee di prodotti freschi (uova, formaggi e latticini), con grande attenzione ai fornitori italiani e alle eccellenze alimentari italiane. La società nelle ultime settimane ha dovuto affrontare il caro materie prime, ma soprattutto il caro-gasolio. È previsto un aumento dei costi - da 1,6 a 1,8 milioni - per il solo gasolio: Bofrost conta infatti in tutta Italia su una flotta di 1.500 camioncini-frigo che necessitano di sei milioni di litri di carburante all'anno.

 

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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