I bambini sopravvissuti al bombardamento di Mariupol: «Pronti ad accoglierli nei nostri ospedali»

Venerdì 11 Marzo 2022
Le immagini giunte dall'Ucraina dopo il bombardamento all'ospedale di Mariupol

Mariupol, città ucraina affacciata sul Mar di Azov (una costola del Mar Nero), è il triste simbolo della guerra da almeno una settimana. Accerchiata, bombardata, piegata: Mariupol entra in tutti i notiziari, fino al picco di dolore di mercoledì, quando un ordigno russo ha colpito un ospedale pediatrico e neonatale della città. Tre morti, secondo le organizzazioni internazionali, ma soprattutto mamme e piccoli pazienti feriti e sfollati. Ieri la Russia ha fornito la sua versione, indicando l'ospedale come il rifugio di una delle armate più temibili di Kiev. Senza entrare nelle rispettive letture del conflitto, il Friuli Venezia Giulia è già pronto ad aiutare i bimbi malati di Mariupol.

Lo ha confermato ieri il vicepresidente Riccardo Riccardi a margine di un incontro.

 


Insistendo sul tema legato alla guerra in Ucraina, il vicegovernatore, facendo riferimento al bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol, ha preannunciato la possibilità che alcuni dei bambini che erano ricoverati in quel presidio sanitario vengano accolti all'Ospedale materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste per poter continuare i percorsi di cura. E tra gli autobus transitati ieri mattina da Fernetti (Trieste), ce ne sarebbe stato uno con a bordo bambini sottoposti a cure oncologiche. La prima destinazione dei bimbi di Mariupol sarà ovviamente quella del Burlo Garofolo di Trieste, ma la Regione è in contatto anche con il Cro di Aviano, dove è presente e molto attiva un'Area giovani all'avanguardia. Un aiuto potrebbe arrivare anche dalla Pedemontana pordenonese. Per ora la prima bimba, che però non arrivava dalla città più martoriata dai bombardamenti russi, è stata ricoverata al Burlo di Trieste. Ha sette anni e sta proseguendo le cure. «Della possibilità di ospitare nei nostri ospedali specializzati i bambini malati oncologici dell'Ucraina - ha concluso sempre il vicepresidente Riccardi - ne stiamo discutendo ormai da diversi giorni. Ora c'è bisogno di un'accelerazione». E il riferimento è alle scene tremende che sono arrivate su tutti gli schermi dell'Occidente dall'ospedale pediatrico di Mariupol. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è rodata e abituata alle emergenze. Dare una mano ai piccoli malati oncologici della città martire sarebbe l'ennesima prova di solidarietà del nostro territorio.
 

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Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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