Ad agosto riapre il Bar Posta, Pordenone ritrova il salotto buono dell'aperitivo

Venerdì 10 Luglio 2020 di Marco Agrusti
Il Bar Posta di Pordenone
PORDENONE - Quando l’estate entrerà in agosto, il suo mese simbolo, Pordenone riavrà in dono il locale più famoso del centro storico. E dopo mesi di silenzio, si potrà di nuovo pronunciare la frase cult: «Ci vediamo di fronte al Posta». Aperto.

L’ANNUNCIO
Adriana Giust ieri mattina era ancora nel suo (ormai ex) locale. Al suo fianco però c’erano anche i nuovi proprietari, a capo della società Starlight che gestisce anche il Tango di Lignano e il Sorarù di Latisana. Una combinazione tra vecchio e nuovo, per non dimenticare la storia del Posta e allo stesso tempo disegnare un locale moderno, giovane, fresco. Ma anche per toccare con mano lo stato dei lavori e fissare la linea del traguardo: il nuovo bar “Posta” riaprirà a inizio agosto. La corsa è impostata per raggiungere l’obiettivo del primo fine settimana “pieno”, cioè quello del 7-8-9 agosto, ma dipenderà da eventuali intoppi dell’ultimo minuto. Così, dopo il lockdown e la chiusura forzata, si scriverà una nuova pagina proprio nel salotto migliore di piazza XX Settembre. 

I PROGETTI
Che Posta sarà, quindi? Diverso da quello che per decenni aveva abituato i pordenonesi al senso del classico e del familiare. La società che ha comprato il locale ha un’impronta: nel tempo ha fatto decollare, sia al mare che in pianura, il concetto dell’american bar giovane, dove il cocktail fatto come si deve diventa marchio di fabbrica. «Il nuovo Posta sarà così - spiega Andrea Casagrande della Starlight, ieri presente a Pordenone per seguire il cantiere del locale -, anche se dovrà tenere conto di diversi fattori, come la centralità del posto in una città che vive molto anche di lavoro, quindi di giorno. Certamente il target del Posta sarà poliedrico, andrà dai 20 ai 70 anni, anche se la fascia è puramente indicativa». In realtà si vuol far passare un messaggio: non sarà un bar qualunque, ma un luogo “giusto”. Almeno nelle intenzioni. E si sta già pensando anche all’inaugurazione ufficiale. «Ovviamente non potremo programmare un evento in pompa magna, viste le regole attuali - spiegano i nuovi titolari -: pensiamo a una serie di inviti e a una serata di gala, ma semplice, per poi iniziare immediatamente a lavorare». 

LE INCOGNITE
Il nuovo Posta affronterà il battesimo in un’estate che dal punto di vista del commercio e dei pubblici esercizi si potrebbe definire tosta. I gestori pensano di aprire ai pranzi di lavoro a partire da settembre, cioè quando diversi uffici potrebbero perlomeno veder ridotta la quota di addetti impegnati nello smart working. Ma è ancora tutto da vedere, perché la disciplina del lavoro in città dipenderà da molti fattori: alcuni legislativi, altri connessi alla decisione dei singoli datori di lavoro. L’appuntamento fisso, invece, resterà quello dell’aperitivo, per colmare un vuoto che ha fatto rimanere una parte di piazza XX Settembre in una specie di sinistro lockdown-bis. 
Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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