PORDENONE - Era il periodo natalizio, una mamma gli fece l'elemosina e lui ricambiò costringendo la figlia della donna, appena undici anni, a subire atti sessuali. Fateh Abdilah, 27 anni, marocchino, per quell'episodio ieri è stato condannato a due anni di reclusione in Tribunale a Pordenone.
La vicenda risale al 26 dicembre 2016. Era il giorno di Santo Stefano, ma per il venditore ambulante non era un festivo e girava per le case di un paese alla periferia di Pordenone cercando di piazzare i suoi prodotti. La padrona di casa spiegò che non aveva bisogno di nulla, ma impietosita gli diede inizialmente due euro e poi alcuni generi alimentari. A consegnare moneta e cibo era stata la bambina, in due momenti diversi, circostanza che aveva permesso al giovane venditore di stazionare all'ingresso dell'abitazione e di approfittare della vicinanza della minorenne.
Secondo quanto ricostruito dall'accusa, con un gesto repentino l'aveva attirata a sé e costretta a subire atti sessuali baciandola e palpeggiandola. L'intervento della mamma ha evitato che la situazione andasse oltre. L'immigrato è stato identificato dalle forze dell'ordine e denunciato per violenza sessuale aggravata. La famiglia della bambina ha scelto di non costituirsi parte civile al processo.