Badante infedele, quei conti svuotati e il corpo fatto cremare in fretta e furia

Sabato 26 Settembre 2020 di Cristina Antonutti
Badante infedele, quei conti svuotato e il corpo fatto cremare in fretta e furia
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PORDENONE - Un'anziana di Sacile muore nel cuore della notte, il medico di turno ne constata il decesso alle 5 del mattino e dopo qualche ora la badante contatta le onoranze funebri per il funerale e la cremazione. È il 28 dicembre 2017. Maria Nives Marchioni, 91 anni, se ne va lasciando un figlio disabile e con gravi deficit psichici. Da quel momento alcune anomalie cominciano a generare dubbi nei parenti, con i quali l'anziana aveva avuto dei dissapori. Dicono di aver saputo del decesso leggendo le epigrafi. Lo stesso vale per la cremazione della salma, disposta senza la loro autorizzazione. Ciò che li spinge a rivolgersi alla Procura di Pordenone, però, sono due circostanze: la pubblicazione di un testamento olografo a favore della badante e che stravolge quello in cui, nel febbraio 2017, l'anziana dà disposizioni affinché tutto vada al figlio, nonché la scoperta che i libretti postali sono stati svuotati. Sul caso la Guardia di finanza di Pordenone indaga da tempo e un paio di settimane fa è uscita allo scoperto con nuove perquisizioni. La posizione della badante si è aggravata: il pm Andrea Del Missier adesso le contesta anche il reato di distruzione di cadavere per via della cremazione fatta, secondo gli inquirenti, senza che l'anziana avesse lasciato disposizioni e facendo firmare le carte al figlio disabile che ancora non si era reso conto della morte della madre.
 

Badante infedele: 700mila euro spariti

Un anno fa la Guardia di finanza di Pordenone aveva fissato un paletto importante nell'inchiesta ottenendo un doppio sequestro nei confronti di Salvina Squizzato, 74 anni, all'epoca indagata per le ipotesi di circonvenzione di incapace aggravata che avrebbe fruttato 700mila euro, di un tentativo stoppato da un notaio e di autoriciclaggio. Il Gip aveva disposto il sequestro diretto di 652.121 euro, denaro di cui la 74enne si sarebbe appropriata e, in merito al reato di autoriciclaggio, un ulteriore sequestro per equivalente di 560mila euro che fanno sempre parte dei 700mila, ma riferiti alla fetta investita in buoni postali e polizze assicurative. Al momento i finanzieri hanno messo i sigilli a 600mila euro, tra cui una polizza assicurativa (314mila), due immobili (220mila) e oggetti preziosi (26mila).

Indagati direttrice postale e rappresentante onoranze funebri
Il 10 settembre la Procura è uscita allo scoperto con le altre perquisizioni, dove si scopre una nuova lista di indagati. Oltre alla direttrice dell'ufficio postale di Sacile, Paola Orso, per la quale è al vaglio l'ipotesi di favoreggiamento reale e personale per non aver segnalato le operazioni sospette, è stato sottoposto a indagine anche il legale rappresentante delle onoranze funebri Salvador di Sacile, Evelino Salvador, a cui la Squizzato si era rivolta per il funerale e la cremazione. Anche per lui si sta valutando l'ipotesi di favoreggiamento: «Se le carte non fossero state in regola - si difendono le pompe funebri - in municipio non avrebbero autorizzato funerale e cremazione. Siamo sereni».

Che fine hanno fatot i soldi dell'anziana?
Ci sono voluti mesi per ricostruire una girandola di movimentazioni di denaro fatte da un conto all'altro e di investimenti. Dei 700mila euro, una parte sarebbero stati utilizzati dalla Squizzato per pagare i debiti che aveva con il Fisco, acquistare un'auto da 12mila euro, erogare prestiti, effettuare un vaglia da 50mila euro per una terza persona e persino per ottenere una fattura d'amore da un mago che si è fatto pagare 7.150 euro. Tutto è stato ricostruito minuziosamente. 379mila euro sono stati prelevati in contanti, 115mila sono stati utilizzati per spese personali, 9.800 le sono stati rubati (li aveva lasciati sul comodino e a dicembre 2017 i ladri glieli hanno portati via assieme a gioielli, orologi Bulova, Longines e Rolex). Mancano all'appello 263mila euro che non sono stati trovati nemmeno sguinzagliando durante le perquisizioni i cani che fiutano le banconote. Da qui il sospetto che qualcuno abbia aiutato la badante a movimentare il denaro. I finanzieri parlano di operazioni complesse, una sorta di ingegneria fiscale che difficilmente la 74enne, nata a Padova e adesso residente in provincia di Gorizia, sarebbe stata in grado di organizzare da sola.

 

Pordenone: badante diabolica sottrae soldi, case, gioielli all'anziana poi la fa cremare all'insaputa dei familiari

PORDENONE - Una badante infedele, già indagata per circonvenzione di incapace e auto-riciclaggio, dopo aver sottratto 700 mila euro alla sua assistita, è stata ora indagata anche per distruzione di cadavere.

E per favoreggiamento risultano indagati anche il rappresentante di una ditta di pompe funebri e il direttore di un ufficio postale.

Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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