Donate le ferie alla mamma della piccola Elisa malata di leucemia

Giovedì 1 Agosto 2019 di Elisa Marini
Donate le ferie alla mamma della piccola Elisa malata di leucemia
Anche l'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone aiuta la piccola Elisa grazie alle ferie solidali. Si tratta di giorni di ferie donati a titolo gratuito e volontario dai dipendenti. Il grazie di mamma Sabina e papà Fabio è enorme; nella speranza di non essere lasciati soli in questo lungo viaggio. Per chiedere le ferie solidali ci sia un iter burocratico da seguire, con relativa richiesta da presentare al datore di lavoro, ogni volta che vengono raggiunti i 30 giorni donati. A parlare è la mamma, Sabina Maria, che racconta di Elisa che ha appena compiuto 5 anni (il terzo compleanno di fila in ospedale) poiché colpita da una leucemia rarissima, la mielomonocitica Infantile. «Volevo permettermi di ringraziare veramente con tutto il cuore i colleghi dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e tutta l'Azienda 5 del Friuli Occidentale. Infatti ho saputo che mi stanno aiutando, donandomi le ferie solidali grazie a una nuova legge entrata in vigore lo scorso aprile - afferma Sabina -. Chi vorrà potrà donare da un minimo di un giorno al massimo di 8 giorni spalmandoli in vari mesi e la donazione sarà anonima. Ringrazio anche perché ho appena finito l'aspettativa di due anni. Un saluto e un caloroso abbraccio in particolare va alla signora Michela Casarsa che, oltre aver già donato di sua iniziativa, si è prodigata instancabilmente per propagare questo appello di grande solidarietà. Sono ormai da quasi due anni e mezzo chiusa in camera con la piccola Elisa e il mio compagno Fabio all'ospedale del Vaticano, il Bambino Gesù; non finiremo mai abbastanza di ringraziare per l'ospitalità, l'amore e la professionalità il professor Franco Locatelli, tutti i medici, l'ufficio infermieristico e i volontari: è il quarto ospedale che giriamo pur di riuscire a salvare la piccola dalla malattia. Purtroppo attualmente non esiste nessuna terapia che la possa salvare, solo il trapianto di midollo osseo. Un primo tentativo fatto il 19 gennaio 2018 non ha avuto purtroppo un buon esito forse a causa della malattia troppo aggressiva o forse per il fatto che il donatore non fosse perfettamente compatibile. Elisa è in attesa di fare un secondo trapianto e la speranza è quella di riuscire a trovare un donatore e di portare il midollo nel suo corpicino. Attualmente le condizioni di salute sono discrete nonostante purtroppo abbia avuto ultimamente un virus che l'ha debilitata molto. Ci si prospetta una degenza ancora lunga, piena di insidie. Sono vicino a Elisa giorno e notte pur di riuscire in questa impresa, che ormai mi pesa relativamente, vado avanti per inerzia. Vicino a noi c'è il mio compagno Fabio, che ha voluto chiudere la sua attività due anni e mezzo fa per andare a 600 chilometri da casa in uno dei centri all'avanguardia per questa terribile malattia. L'appello per trovare un donatore di midollo osseo è sempre attuale. Chiamate Admo oppure il centro trasfusionale dell'ospedale più vicino a voi». Sulla pagina Facebook Pardini Fabio per Elisa maggiori informazioni anche su come tipizzarsi.

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Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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