Autostrada Alto Adriatico, a giugno partirà il Risiko. L'obiettivo: risolvere il nodo della terza corsia

La Regione ha approvato il quadro finanziario che sta portando alla firma dell'accordo

Mercoledì 15 Marzo 2023 di Maurizio Bait
Autostrada

È cominciato il conto alla rovescia per ottenere finalmente la nuova concessione trentennale per la rete autostradale di Autovie venete, che sarà gestita dalla nuova Spa Autostrade Alto Adriatico. La concessione, previo versamento dell'indennizzo di subentro dalla newco ad Autovie mediante una sorta di partita di giro finanziaria, dovrebbe intervenire fra giugno e luglio prossimi, rendendo finanziabili i lavori per il completamento della terza corsia lungo la A4 Venezia-Trieste fra Portogruaro e San Donà: quei 24 chilometri dove la persistenza di soltanto due corsie per senso di marcia ha di fatto favorito un gran numero d'incidenti spesso con conseguenze gravi o gravissime.

Il costo totale dell'opera sfiora ormai il miliardo di euro, comprensivo dei 50 milioni già approntati da Autovie venete per la realizzazione di dieic nuovi cavalcavia a larghezza compatibile con la costruzione della terza corsia. L'indennizzo di subentro dovrebbe essere valutato attorno ai 450 milioni di euro, sebbene ancora la cifra precisa attenda una definizione.


I PRESTITI
Quanto alla bancabilità, ossia alla praticabilità di una solida linea di credito per affiancare gli incassi da pedaggio a sostegno dei cantieri, la Regione ha approvato il quadro finanziario che sta portando alla firma di un accordo fra Alto Adriatico da una parte, beneficiaria del credito, e Banca europea degli investimenti e Cassa depositi e prestiti dall'altra. Complessivamente, la linea d credito attivabile vale 750 milioni di euro. Se l'accordo con Bei e Cdp dura formalmente 23,8 anni, ossia il periodo riconosciuto per conseguire l'ammortamento dei prestiti, la disponibilità dei medesimi durerà 7,8 anni: un periodo più che congruo per prefigurare la sospirata fine dei lavori per la terza corsia. Bei e Cdp rendono disponibili finanziamenti diretti per 250 milioni ciascuna oltre a ulteriori 125 milioni ciascuna con la garanzia della Sace.


I PASSAGGI
La Regione, su proposta dell'assessore alle finanze Barbara Zilli, alla quale fanno capo le società partecipate, ha inoltre fornito il proprio via libera al "travaso" azionario di una larga misura delle quote di Autovie detenute dall'attuale società di controllo, la finanziaria Friulia, alla Regione Fvg. Contestualmente, Friulia riduce il proprio capitale previa modificazione del proprio statuto sociale. La complessità dei vari passaggi tecnici è particolarmente densa, tuttavia il risultato finale è ormai traguardabile ad occhio nudo. Nelle pieghe di tali operazioni s'inserisce a pieno titolo la necessità di liquidare le loro quote ai soci privati di Autovie venete per una somma complessiva che si aggira attorno ai 140 milioni, dal momento che la nuova Spa concessionaria per trent'anni presenta un capitale interamente pubblico.


NUOVE QUOTE
A tale proposito, se la base di partenza è rappresentata da un capitale sociale pari a soli 6 milioni di euro, versati a suo tempo per due terzi dalla Regione Fvg e per un terzio dalla Regione Veneto, ora si procede ad un aumento di capitale che renda pienamente operativa la società con un capitale pari a 100 milioni dei quali 94 di nuovo ingresso. Il Fvg, che infonderà nella newco le azioni di Autovie, conseguirà un controllo quasi totalitario con il 90,5% delle quote. A sua volta il Veneto, chiamato a conferire alla newco la propria quota detenuta nella compagine azionaria di Autovie, otterrà il 9,5% della Autostrade Alto Adriatico. Una volta resa efficace la nuova concessione autostradale, Alto Adriatico potrà dar corso al bando di gara per la terza corsia fra San Donà e Portogruaro: avrà infatti piena operatività e altrettanto certa bancabilità delle opere ancora da costruire.

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