Autobus e treni regionali, in arrivo gli aumenti: ecco quanto ci rimetteranno gli studenti

Domenica 11 Settembre 2022 di Redazione
Studenti e un autobus

I costi dei trasporti in Friuli Venezia Giulia aumenteranno.

Lo ha lasciato intendere ieri l’assessore regionale Graziano Pizzimenti. «I prezzi dei biglietti dei treni vengono calcolati una volta l’anno. Certamente qualcosa aumenterà perché ormai le cifre sono folli. Purtroppo c’è speculazione, qualcuno ci gioca sopra. Le aziende del trasporto pubblico stanno patendo molto, nelle delibere di giunta delle scorse settimane c’è stato un lieve aumento ai costi degli abbonamenti scolastici, due o tre euro. Le aziende sono in difficoltà, erodono sempre più l’utile di fine anno, e tentano di fare economia: prendendo un autista in meno e chiedendo agli altri di fare straordinari, ad esempio».


IL NODO


Un’area, quella dei trasporti scolastici, che potrebbe essere nuovamente messa alla prova nel caso in cui la proposta di intervenire sugli orari per limitare i costi dei riscaldamenti delle scuole venisse adottata: «Siamo attenti e disponibili su questo - ha aggiunto l’assessore - ma deve essere l’ultima delle misure. Spostare gli orari crea due problemi: tutta la programmazione viene fatta sulla base di quanto è già stato deciso, e nel caso si parlerebbe di aggiungere nuove corse. L’anno scorso è stato tragico: abbiamo aggiunto 700 corse per gli orari scaglionati, trovare i mezzi aggiuntivi e gli autisti è stato complicato, gli ultimi li abbiamo presi a Nova Gorica e in provincia di Napoli. La Regione sul tema del caro gas e benzina è stata brava - sottolinea - ha messo molti soldi per la benzina agevolata e sul trasporto per gli studenti; molti anche per la gestione delle imprese, che però non sono mai sufficienti. La questione è tanto grande che forse neanche a livello nazionale si riusciranno a trovare soluzioni. Il price cap va fatto a livello europeo. La Lega propone di mettere 30 miliardi subito per il caro energia. Ora si parla di 5-6 miliardi, poco o niente. Sarà un autunno difficile, bisognerà ripensare totalmente alla gestione di famiglie e aziende, tutti dovranno dare un pochino», conclude Pizzimenti.


CRITICHE


«La giunta regionale viene incontro alle aziende ritoccando verso l’alto biglietti e abbonamenti. A pagare, in sostanza, sono sempre gli utenti e il personale – protesta il M5s con Sergo -. Altrove invece si guarda avanti, prevedendo il bus gratis per evitare ai cittadini di utilizzare la propria vetture. Almeno queste tariffe crescenti servissero a fornire un servizio adeguato. Invece, come abbiamo avuto di dire e ribadire più volte, continuano i problemi con il personale e gli autisti».


AGEVOLAZIONI


C’è però anche una nota positiva. Per il quarto anno scolastico consecutivo la Regione applicherà lo sconto del 50 per cento sugli abbonamenti scolastici degli studenti residenti in regione che frequentano la scuola in Veneto ed utilizzano trasporti pubblici veneti. È quanto stabilisce una delibera approvata dalla giunta. Gli studenti residenti in Fvg che vanno a scuola utilizzando i servizi di trasporto pubblico locale realizzati esclusivamente da Mom, Atvo, e Dolomiti Bus possono richiedere l’abbattimento del costo dell’abbonamento annuale, come tutti gli altri studenti residenti in Fvg che frequentano una scuola nel territorio regionale. In precedenza la sperimentazione di questo servizio aveva registrato 254 istanze ammesse nell’anno scolastico 2019-2020. Negli anni successivi, il ricorso alla frequenza didattica a distanza e il rimborso statale hanno abbattuto il numero delle domande: 96 nell’anno scolastico 2020/2021 (per un impegno di risorse regionali pari a 17mila euro circa) e 148 nell’anno scolastico 2021/2022 (per un impegno di risorse regionali pari a 33mila euro circa). Quest’anno si stima un ritorno ai livelli del 2019, posto che l’emergenza sanitaria è cessata e la frequenza scolastica dovrebbe tornare pienamente operativa.

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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