Più autobus e biciclette, la città immagina una svolta verde per disegnare il futuro

Lunedì 8 Giugno 2020 di Lara Zani
Bici
PORDENONE - Da una parte la variante generale al Piano regolatore che si trova nella fase della Conferenza dei servizi con la previsione, spiega l’assessore Cristina Amirante, «di presentarlamolto presto». Dall’altra, la revisione del Pums, il Piano della mobilità sostenibile, anch’esso di prossimo passaggio in Consiglio comunale. Arrivano nell’ultimo anno dell’amministrazione Ciriani due documenti chiave della pianificazione e accolgono gli input che arrivano dall’esperienza dell’emergenza sanitaria. Nel caso del Pums, «nella fase 2 abbiamo registrato una riduzione importante degli spostamenti – rileva l’amministrazione – per effetto dello smart working, ma in caso di ripresa ordinaria sia delle attività lavorative che scolastiche, nella fase 3, il rischio congestione è reale e il conseguente peggioramento della qualità dell’aria anche».
RETE CICLABILE
Si lavora dunque alla rete ciclabile di emergenza, piste sperimentali previste dalla norma del Dl Rilancio in deroga al Codice della Strada. In particolare «in via Oberdan – spiega l’assessore – tra la ciclabile di via XXX Aprile e il tratto ciclabile esistente; in viale Treviso, togliendo la sosta lungo il lato della Fiera per congiungere il sottopasso ferroviario alla pista di via Valle e al quartiere di San Gregorio; in viale Dante, con bike line e con fascia di arresto avanzata; in via Piave, in concomitanza del cantiere che si avvierà in estate nei tratti ancora non realizzati per connettere via San Valentino e via Piave con il plesso delle scuole di via Zara e quello di via Fonda. E poi ancora il potenziamento della segnaletica per connettere l’università con la stazione ferroviaria e l’utilizzo delle chiusure temporanee delle strade scolastiche, laddove possibile».
TRASPORTO PUBBLICO
A questo si affianca la realizzazione dei nuovi tracciati del trasporto pubblico locale urbano, «anticipando in via sperimentale alcune delle nuove tratte di progetto per agevolare spostamenti veloci e meno problematici ai fini della permanenza delle persone all’interno dei bus, in particolare nelle zone a elevata densità abitativa dove sono presenti luoghi di interesse come ospedale e università e potenziando la flotta disponibile con mezzi ecologici per il servizio urbano, grazie ai quattro milioni 224mila euro intercettati dall’amministrazione». Infine, una campagna di comunicazione a favore dello spostamento a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici e l’accelerazione del processo di logistica dell’ultimo miglio. Quanto alla variante generale, «dopo il lockdown – continua Amirante –, si sono già delineate le nuove esigenze dell’abitare, che vedono una necessità di rimodulazione degli spazi interni, con stanze da destinare alle attività lavorative in smart working, e con la necessità di una nuova relazione con l’esterno, con terrazzi e giardini a terra o pensili, di pertinenza esclusiva o condominiale. E il piano regolatore, nella sua variante, coglie tali domande prevedendo una serie di strategie, già anticipate in alcuni interventi di natura puntuale e nei regolamenti approvati»
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