MANIAGO (Pn) - Si definiscono i contorni del drammatico incendio di un'auto sabato sera, verso le 23, nelle vicinanze della diga di Ravedis nella pedemontana pordenonese. Il proprietario del veicolo lasciato abbandonato è stato rintracciato dai carabinieri nel tardo pomeriggio di domenica, poi è stata trovata anche una delle figlie, ma all'appello manca la sorella che pare avesse in uso l'Opel Corsa e soffrisse di qualche problema depressivo.
I FATTI
Verso le 23 di sabato nelle vicinanze della diga tra Maniago e Montereale Valcellina, viene segnalato l'incendio di una Opel Corsa ferma, a lato strada, lungo la strada regionale 251, vicino al ponte. Una squadra dei vigili del fuoco di Maniago accorre per spegnere le fiamme, ma del conducente non ci sono tracce. Si pensa al peggio, magari ad un gesto estremo. Arrivano anche i carabinieri, che iniziano immediatamente a perlustrare l'area circostante per un raggio di qualche chilometro, ma senza esito. Il proprietario è S. C., 66enne di Roveredo in Piano.
Nell'incendio, le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti, nessuna persona è comunque rimasta ferita. I militari dell'arma, come sottolineato dal tenente colonnello Andrea Mariuz, comandante della Compagnia di Spilimbergo, stanno compiendo tutti gli accertamenti per cercare di risolvere il caso ancora avvolto nel giallo.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".