Assisteva la vicina di casa 90enne: indagata per circonvenzione di incapace

Giovedì 7 Luglio 2022 di C.A.
Circonvenzione di incapaci assistenza vicina di casa 90 anni

BUDOIA - È stata adombrata l'ipotesi di una circonvenzione di incapace nel rapporto tra una 50enne originaria dell'Est e la sua vicina di casa novantenne. Il caso è stato portato all'attenzione della Procura dai carabinieri della stazione di Polcenigo ed è sfociato con il sequestro di conti correnti e il conferimento di consulenze che dovranno fornire indicazioni sull'effettiva capacità di intendere e volere dell'anziana. I dubbi riguardano la movimentazione di circa 50mila euro e la donazione di un'auto del valore di circa 20mila alla donna che da tempo di prende cura di un'anziana di Budoia. La rendicontazione è tuttora in corso. La difesa, rappresentata dall'avvocato Antonio Malattia, aveva fatto istanza al tribunale del Riesame per ottenere il dissequestro del conto corrente dell'indagata, ma il giorno dell'udienza ha rinunciato a portare avanti l'istanza in attesa di fornire ai giudici una più puntuale ricostruzione dei compensi elargiti per l'assistenza fornita all'anziana. «I soldi - spiega inoltre il legale - sono stati spesi per le esigenze dell'anziana, una donna molto generosa che ha sempre gratificato chi si occupava di lei.

La mia assistita non ha fatto nulla di illecito e lo dimostreremo».


GLI ACCERTAMENTI
L'anziana è sola al mondo da quando è rimasta vedova e ha perso la figlia. Ha un lontano parente a cui ha donato la nuda proprietà della casa. La vicina di casa si era offerta di aiutarla a sbrigare le faccende domestiche, ma a un certo punto i carabinieri hanno ricevuto una segnalazione e hanno cominciato a fare una serie di accertamenti. Sul conto corrente della 90enne sono emerse movimentazioni ritenute anomale, alle quali si aggiunge la cointestazione del conto con la vicina di casa. Vi è poi l'auto acquistata con il denaro dell'anziana e che la difesa giustifica come una donazione: «Si tratta di una macchina che la mia cliente aveva già acquistato e che l'anziana si è offerta di pagare, anche perché veniva utilizzata per le sue esigenze. Si è dedicata anima e corpo per curarla, prima non aveva nessuno che la aiutasse».


LE CONSULENZE
Fondamentali saranno le conclusioni dello psichiatra che ha valutato le condizioni psicofisiche dell'anziana. La difesa parla di una donna perfettamente lucida e molto generosa, che ha sempre compensato chi le dava una mano. I deficit riscontrati sarebbero sorti soltanto nel 2022, dopo un paio di ricoveri ospedalieri. Gli inquirenti stanno valutando diverse testimonianze e cercando riscontri a tutti i soldi movimentati nel conto dell'anziana, spesso con causali non legate a un'attività assistenziale.

Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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