Nato in Istria 89 anni fa, un cavillo burocratico gli blocca i fondi depositati per i nipoti

Martedì 12 Ottobre 2021 di Daniela Pillon
Nato in Istria 89 anni fa, un cavillo burocratico gli blocca i fondi depositati per i nipoti

SACILE (PORDENONE) - Pisino è una cittadina situata quasi nel cuore dell'Istria dai tanti nomi: Pazin, Pixin, Pisino, Mitterburg. Racchiude proprio nelle sue tante denominazioni la storia complicata dei territori istriani. A Pisino è nato, 89 anni fa, L.S.. Una persona molto attiva nella comunità sacilese dove è stato impegnato, per molti anni, anche in attività di volontariato, che dimostra sicuramente molti meno anni di quelli attestati dai suoi documenti di identità. Documenti che raccontano la storia complicata di un italiano nato in Istria prima della seconda guerra mondiale. Ricorda perfettamente il giorno in cui lui, insieme alla madre, dovette lasciare Pisino e raggiungere il padre a Trieste. «Sono passati tanti anni spiega ma la storia complicata dell'Istria è ancora scritta nei nostri documenti di identità». Sì, perché i cittadini nati in località che appartenevano allo Stato italiano ma poi cedute, in base a trattati internazionali del dopoguerra, non devono indicare, nei propri documenti, lo Stato a cui appartiene attualmente la città natale. E ciò in base ad una legge del 15 febbraio 1989, n. 54, relativa alle norme sulla compilazione di documenti rilasciati a cittadini italiani nati in Comuni ceduti dall'Italia ad altri Stati. 


I DOCUMENTI

«Tessera sanitaria, carta di identità, codice fiscale eccetera - spiega l'anziano - indicano infatti come luogo di nascita Pisino, senza alcun riferimento allo Stato attuale di appartenenza, ossia la Croazia. La legge 54 prevede tassativamente il rispetto di questa specificità». Il sacilese si trova, però, ad affrontare, alla sua bella età, un contenzioso con l'agenzia di un'importante Assicurazione che ha una delle sue sedi anche in città e dove ha effettuato due depositi a favore dei nipoti. 


IL PROBLEMA

«Non si tratta di cifre importanti spiega ma desideravo, dato che gli anni sono tanti e non so cosa mi riserva il prossimo futuro, lasciare un piccolo gruzzoletto ai miei nipoti pro patente. Vorrei che sapessero, quando dovranno affrontare le spese per le lezioni di guida, che il nonno sarà in qualche modo presente. Purtroppo continua L. S. l'investimento si è rivelato assai poco proficuo e ho, pertanto, deciso di recuperare la somma investita per darla comunque ai miei nipoti. L'agenzia assicurativa, però, per completare la procedura di svincolo, deve farmi firmare un modulo in cui devo specificare alcuni dati anagrafici, tra cui lo Stato di nascita. Purtroppo la sede centrale, a Milano, non ha, evidentemente, programmi aggiornati che permettano di gestire la peculiarità di persone nate nei territori istriani per cui la pratica, per il momento, non è ancora giunta a buon fine.

Personalmente aggiunge - non intendo firmare una dichiarazione in cui dovrei indicare come Stato di nascita la Croazia. Sono nato infatti in una città che, all'epoca, era italiana - conclude - La legge prevede che non debba indicare uno Stato diverso da quello italiano ma solo il nome del comune di nascita. Vorrei recuperare i miei soldi senza dover firmare dichiarazioni contrarie, tra l'altro, allo spirito della legge 54. Sono nato a Pisino, nel cuore dell'Istria. E questo è tutto».

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