Colpo da 35mila euro in banca poi scappa: arrestato dopo 12 anni

Giovedì 25 Gennaio 2018 di Paola Treppo
Colpo da 35mila euro in banca poi scappa: arrestato dopo 12 anni
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PORDENONE e UDINE - Due latitanti che avevano commesso gravi reati nelle province di Pordenone, Udine e Venezia sono stati arrestati grazie a una operazione di polizia giudiziaria coordinata dal procuratore della Repubblica di Pordenone, Raffaele Tito, e dai carabinieri dal Nucleo investigativo del Comando provinciale della Destra Tagliamento.
 
La rapina a in banca 
Il primo è Geron Avdulaj, cittadino albanese di 33 anni, colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla procura pordenonese; deve scontare sei anni e sei mesi di reclusione e pagare una multa di 2.800 euro. A seguito delle indagini svolte dal Nucleo investigativo era stato riconosciuto colpevole, in concorso con altre quattro persone, della rapina messa a segno il 21 settembre del 2005 nella Banca di Credito Cooperativo Pordenonese del comune di Pravisdovimi, colpo che aveva fruttato un bottino di circa 35mila euro.

Si era nascosto in Svezia 
Condannato, il 33enne è scappato e dal 2009 risultava non essere più reperibile in Italia. Era fuggito e si era rifugiato in diversi Paesi europei per non scontare la pena. Pensava di essere al sicuro quando è stato rintracciato in Svezia; grazie a un mandato di cattura, con la collaborazione degli organismi investigativi internazionali di polizia, adesso si trova nel carcere di Opera (Milano); scortato dal personale dell'Interpol, è giunto nello scalo aereo di Milano-Linate il 18 gennaio scorso.

Il 27enne fuggito in Romania
Il secondo latitante catturato, invece, sempre scortato dall'Interpol allo scalo aereo, ma di Roma-Fiumicino, è un cittadino romeno, Alexandru Sorin Paval, 27 anni, che deve scontare la pena di 4 anni e 10 mesi di reclusione. Nei suoi confronti, nell'ottobre 2017, era stato emesso un ordine di carcerazione, sempre dall'autorità giudiziaria di Pordenone.

Scassinava le colonnine self service
Il romeno è ritenuto responsabile, in concorso con altre quattro persone, di far parte di una banda di malviventi che, nel 2012, aveva messo a segno dieci furti ai danni di colonnine self service di distributori di carburante nelle province di Pordenone, Udine e di Venezia. Dopo la condanna era scappato in Romania dove è stato pizzicato e arrestato; adesso si trova detenuto nel carcere di Roma-Rebibbia, arrivato in volo in Italia il 23 gennaio scorso. 
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