AZZANO - Derubata in ospedale dei gioielli che le erano stati tolti per sottoporla a degli accertamenti in Pronto soccorso e alla Tac. L'episodio è accaduto il 29 dicembre all'ospedale di Pordenone e la donna, un'anziana di 86 anni, non si dà pace per la mancata restituzione dei suoi anelli, che avevano un grande valore affettivo.
LA SEGNALAZIONE
«Chiunque sia stato - dice amareggiata la figlia Renza Luccon - è una persona indegna. Mia madre indossava due anelli in oro, la fede (che riporta la data delle nozze) e un anello di brillanti in oro giallo e bianco che non toglieva mai.
LA SOTTRAZIONE
«Nel tardo pomeriggio del 29 dicembre la mamma, che soffre di diverse patologie, mi ha detto che non si sentiva bene racconta la figlia -. Così l'ho accompagnata al Pronto soccorso. Una volta arrivate, ho lasciato mia madre al personale ospedaliero, perché alle famiglie, come prevedono le regole Covid, non è consentito entrare in ospedale. Così ho atteso fuori. Verso le 21 circa mi hanno chiamata per informarmi che l'avrebbero visitata all'ambulatorio del pronto soccorso. Sono seguiti degli esami vari e la Tac. E sembra che proprio in questo contesto le abbiano tolto gli anelli. A mezzanotte mi ha chiamato una dottoressa comunicandomi la necessità di ricoverare la mamma. Sono rientrata a casa per prendere alcuni indumenti che ho portato all'ospedale, lasciandoli al personale. Il giorno seguente ho sentito mia madre al telefono, che mi ha detto di non avere più gli anelli. Dopo due giorni ho telefonato al reparto chiedendo spiegazioni e mi è stato risposto che potevano essere stati tolti e messi in cassaforte. Ma in cassaforte non c'erano. Spariti volatilizzati. La mamma, dopo un lungo ricovero è ritornata a casa, ma dei suoi amati anelli, non abbiamo ancora notizia»