PORDENONE Scoprì per caso che l'uomo con cui aveva una relazione amorosa era sposato.
La vicenda, successa a Fontanafredda, risale al 2014. In quel periodo la 50enne, che adesso è rientrata in Romania, si era ben inserita in provincia di Pordenone, dove gestiva un'attività commerciale. Per aver tentato di investire quello che poi si è rivelato un amante, non un fidanzato come lei pensava, si è ritrovata a rispondere in Tribunale per tentate lesioni pluriaggravate. A documentare quando era successo nel parcheggio c'erano i filmati di un impianto di videosorveglianza che avevano registrato tutta la scena. L'avvocato Silvio Albanese ha parlato di un contesto di «truffa sentimentale», di una reazione a un fatto ingiusto. «Se avesse voluto fargli del male - osserva - lo avrebbe investito. In realtà voleva soltanto spaventarlo, al massimo possiamo parlare di una minaccia». Non è stata dello stesso avviso il giudice monocratico Milena Granata, che ha inflitto all'imputata un anno di reclusione con il beneficio della condizionale, negandole la concessione delle generiche e facendo cadere una delle aggravanti. La lettura delle motivazioni aiuterà la difesa a comprendere le valutazioni fatte dal giudice in vista dell'appello. «Ritengono vi siano delle incongruenze - commenta Albanese - Non ci sono lesioni, non c'è stato investimento, in quanto la mia assistita ha desistito».