Carro armato sbaglia mira e distrugge un allevamento di galline: due anni di attesa, il Ministero non paga i danni

Giovedì 26 Gennaio 2023 di Cristina Antonutti
L'allevamento di Vivaro

PORDENONE - Non sono stati ancora risarciti i danni causati dalla cannonata che nel 2021, durante un'esercitazione militare, ha centrato i capannoni dell'allevamento gestito dalla famiglia Da Re a Vivaro.

Dal ministero della Difesa nessuna risposta, nonostante sia stato accertato che il proietto è stato lanciato per errore da un autoblindo Centauro. Nell'allevamento sopralluoghi, misurazioni e sfilata di periti sono finite da un pezzo. A fine 2021 l'allevatore, attraverso lo Studio Smith di Sandro Altinier, ha depositato la documentazione che attesta il danno patito chiedendone la liquidazione. Di fatto il ministero è stato messo in mora, ma da Roma ancora nessuna risposta.

LA SITUAZIONE
La scia di disagi lasciati da quella cannonata sparata sbagliando la traiettoria non è affatto trascurabile. Pazienza per le galline ovaiole morte, che alla fine rappresentano il danno minore. Il proietto ha trapassato il primo capannone finendo sul secondo e interrompendo la linea di produzione. Il tiro è partito alle 20.30, ma è durante la notte che gli allevatori hanno scoperto che c'erano problemi nell'impianto. Sul telefonino hanno ricevuto un messaggio di allerta: segnalava che le galline erano rimaste stranamente senz'acqua. A causare l'interruzione della linea di produzione è stata la cannonata. «Per una settimana hanno lavorato in condizioni proibitive 24 ore su 24 per poter garantire il benessere degli animali - spiega Altinier, che sta seguendo la fase stragiudiziale -, perché le galline dovevano essere alimentate regolarmente, pulite e tutto il resto. Sono riusciti con le proprie risorse a riparare i danni causati in un capannone. L'altro è ancora fermo, l'azienda attende di essere risarcita per poterlo riavviare. Quello che hanno fatto, lo hanno fatto con le loro forze». Se prima l'azienda allevava 400mila galline che davano circa 320mila uova al giorno, adesso la produzione è calata di un terzo.

I TEMPI
Il danno è stato valutato anche dai periti inviati dal ministero della Difesa, ma i tempi romani sono difficile da accettare, soprattutto se di mezzo ci vanno i sacrifici di una vita. L'iter penale si è intanto chiuso senza colpevoli: le due inchieste - una della magistratura militare, l'altra della magistratura ordinaria - sono state archiviate. I consulenti dei magistrati non sono stati in grado di stabilire con certezza quale dei due autoblindo Centauro abbia sbagliato mira. L'Esercito ha messo in campo anche i suoi ufficiali inquirenti, ma capire chi avesse sparato sbagliando il tiro di 40° su una traiettoria di 1.300 metri pare si sia stato impossibile. In quei giorni erano stati sparati decine e decine di colpi, circostanza che avrebbe impedito di ritrovare la corona del proiettile finito sull'allevamento, sarebbe andata dispersa tra le tante rimaste a terra. La cannonata risale al 17 marzo 2021. Nel poligono del Cellina-Meduna c'era un'esercitazione che ha impegnato la Brigata Pozzuolo del Friuli, il Genova Cavalleria di Palmanova e i Lagunari di Venezia. I blindati hanno sparato al mattino e verso sera, con il buio, la prova è stata ripetuta. C'era un bersaglio da individuare tra i Magredi, invece il proietto (non esplosivo) è finito contro l'allevamento spezzandosi in due parti dopo l'impatto e causando il black out da cui è dipesa la morte di un centinaio di galline.

LE INDAGINI
Quattro sono gli autoblindo Centauro finiti sotto sequestro. Gli accertamenti dei carabinieri di Maniago e Meduno avevano poi individuato due mezzi sospetti. Restava da capire per quale motivo il cannone 105/52 fosse puntato verso Vivaro. Un errore umano, tecnico, colpa delle strumentazioni o sono state registrate male le coordinate rilevate in mattinata e il mezzo è stato posizionato da tutt'altra parte rispetto all'obiettivo? Gli interrogativi sono rimasti tali. Non sono state inoltre riscontrate violazioni sulle modalità con cui l'esercitazione congiunta è stata organizzata e condotta. Di conseguenza sono cadute le ipotesi di getto pericoloso di cose, riferito alla cannonata, e danneggiamento del capannone, reato orami depenalizzato.

 

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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