In coda in palestra ad allenarsi come i marines americani

Venerdì 23 Agosto 2019 di Alessandra Betto
L'allenamento dei marines
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 PORDENONE - I pordenonesi sognano (uomini e donne) il fisico statuario dei marines e corrono in  palestra sperando di trovarvi una soluzione rapida e “indolore” per trasformare il proprio corpo. Ma il CrossFit non è una moda e tanto meno una novità: è una pratica sportiva per tutti, ma con dei limiti. Nonostante sia nata negli Stati Uniti agli inizi degli anni Novanta, in Italia è sbarcata soltanto da poco tempo, conquistando prima le grandi città e gradualmente i piccoli centri. E a Pordenone c'è la fila per allenarsi come i soldati americani.   A Pordenone la prima palestra di CrossFit (che in gergo si chiama Box) è stata aperta 5 anni fa in zona Comina, ma soltanto dopo il trasferimento (alla fine dello scorso anno) in città (di fronte all’istituto Flora) questa pratica ha cominciato a riscuotere un successo tale che oggi la lista di attesa è piuttosto consistente. CrossFit Box Pordenone, ampia circa 600 metri quadrati, è ospitata in una sorta di fabbricato post industriale che in estate è quasi completamente aperto. La musica pump up sparata tutto volume segna il ritmo dell’energia che si sprigiona da corpi super allenati di donne e uomini, giovani e meno giovani che, guidati da due coach, si misurano in una serie di esercizi continui, alternati dalla corsa attorno al capannone, utilizzando strumenti e pesi o a corpo libero. 
IL RIG
All’interno spicca il “Rig”, una sorta di tunnel di tubature in metallo, alto circa 3 metri, dotato di anelli e sbarre, che consente di comporre numerose figure a corpo libero. La lezione (durata massima un’ora) viene sempre anticipata dalla presentazione del “piano di lavoro” da parte degli insegnanti e da una fase di apprendimento e riscaldamento. Il CrossFit ha una sua etica, ci tiene a spiegare Gianluca Cimmino, fondatore di CrossFit Box Pordenone assieme a Ilaria Levorato, Milushe Yarce e Raffaele Mancino (è stato per 12 volte campione italiano sollevamento pesi), che si avvale della collaborazione di Claudio Persico, uno dei dieci allenatori italiani di CrossFit riconosciuti a livello internazionale.
LE REGOLE
«In questa palestra i cellulari non entrano: non vogliamo foto o selfie, perché qui la competizione e il confronto non trovano posto. Non esistono gli specchi: deve essere il coach a dire se la postura è corretta; non ci si deve correggere o controllare da soli. Non si tratta nemmeno di arrivare primi o di avere più muscoli, ma di compiere un percorso graduato, ognuno secondo le proprie attitudini e caratteristiche, per arrivare tutti assieme al traguardo. Chi finisce prima un esercizio affianca chi è in difficoltà, incitandolo e sostenendolo. Siamo una famiglia, ci conosciamo tutti e ci chiamiamo per nome. Quando arriva qui qualcuno che pensa di ottenere nel giro di un mese il fisico di un marines, sorrido e inizio a spiegare». 
I MARINES
L’accostamento all’immagine fulgida di un militare della fanteria degli Stati Uniti deriva dal fatto che questa disciplina viene praticata da quei soldati che, costretti a spostarsi da una parte all’altra del pianeta, possono facilmente praticarla un po’ ovunque perché non richiede grosse strumentazioni. Ma guai a nominare la parola moda: «Il CrossFit è un allenamento funzionale, costante, mirato, ad alta intensità che si basa su una serie di esercizi, con strumenti o meno, ripetuti in modo da far lavorare sempre tutti i muscoli del corpo – precisa Cimmino – tramite una applicazione dello smartphone si prende appuntamento alle lezioni. Noi consigliamo di farne 3 a settimana, ma ognuno è libero di graduare il proprio impegno sulla base delle proprie necessità. Abbiamo iscritti che vanno dai 15 ai 70 anni. A oggi ne contiamo circa duecento. Chiaramente, il bilanciere che solleva un ventenne non può essere lo stesso per una persona più in là con l’età, ma il CrossFit è per tutti. È vero che consente di raggiungere risultati importanti in modo veloce, ma non si parla certamente di un mese. Oltretutto è obbligatorio frequentare un corso preparatorio della durata di 3 mesi (2 volte la settimana). Non accettiamo chiunque: c’è un discorso di spazi, sicurezza e dedizione. Vogliamo che si condivida la filosofia del CrossFit. Insomma, pochi per essere seguiti nel modo migliore».
Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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