Allarme metalli al poligono militare di Malnisio, Legambiente: «Piombo e rame oltre i limiti»

Gli attivisti ora sperano di approfittare di una norma sulla valenza turistica

Giovedì 12 Gennaio 2023 di Enrico Padovan
«Piombo e rame oltre i limiti», allarme metalli al poligono militare di Malnisio

AVIANO - «L’attività di addestramento nel poligono militare di Cao Malnisio sta danneggiando la montagna da decenni. A farne le spese, la natura e gli abitanti di Giais e Malnisio». È questo, in sintesi, l’allarme lanciato dal Circolo Legambiente delle Prealpi Carniche insieme ad altre associazioni del territorio.


PIOMBO E RAME
I limiti di inquinamento per i poligoni di tiro sono equiparati a quelli delle zone industriali. Eppure, secondo un’analisi condotta su un campione di terra proveniente da Cao Malnisio, i livelli di piombo nel suolo sarebbero pari a 15 volte i limiti imposti dalla legge, mentre quelli di rame supererebbero di 8 volte le normative. «Paradossalmente la presenza del torio radioattivo rilevata nel 2014 nel poligono dei Magredi ha distolto l’attenzione da altri problemi, come i metalli pesanti», spiega Oscar Missero di Iniziativa Libertaria. «Una volta bonificato il torio, infatti, la questione sembrava chiusa, ma sarebbe stato opportuno effettuare analisi più approfondite nei poligoni della provincia».

I metalli, dopo decenni a contatto con il terreno, starebbero percolando nel suolo. Secondo l’ultimo Disciplinare d’uso del Poligono, il Comando militare deve «organizzare per ogni giornata di tiro la bonifica, la raccolta dei rifiuti di ogni genere nelle aree impiegate». Ma per Legambiente, la montagna non può tornare alle proprie condizioni originarie se le attività militari non si arrestano: ci sono troppi decenni di spari ed esplosioni alle spalle.

 
MONTE MILITARIZZATO 
«Un’area molto vasta che potrebbe essere valorizzata è utilizzata dall’Esercito. La flora dei prati stabili ha grande valore botanico, e tutta la zona delle casere potrebbe essere utilizzata molto di più dal punto di vista turistico», ha commentato Mario De Biasio di Legambiente. Quella zona delle Pedemontana è occupata dalle esercitazioni per 192 giorni all’anno: dalle 8 alle 21 in autunno e inverno, dalle 8 alle 23 in primavera ed estate. Dal lunedì al venerdì, l’accesso ad una vasta area che circonda il poligono è interdetto. Lungo i sentieri sono presenti dei cartelli con un QR code che rimanda ad una pagina web in cui si possono trovare informazioni sulle giornate di esercitazioni. 


RUMORE
Ma l’inquinamento ambientale non è l’unica conseguenza dell’installazione militare. Il poligono, infatti, ha un forte impatto sugli abitanti delle frazioni di Giais e Malnisio. «L’inquinamento acustico è uno degli aspetti che maggiormente disturbano la popolazione locale, ormai abituata a vedere i vetri delle proprie finestre tremare per gli spari. Peraltro - ha sottolineato Legambiente - a causa di una deroga i livelli di rumore tollerati nella zona del poligono sono superiori a quelli che i piani comunali impongono per il resto del territorio».


MARGINI DI MANOVRA
Per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema, dopo un primo volantinaggio tra i residenti, Legambiente ha programmato insieme a Cittadini di Giais e Iniziativa libertaria un’assemblea pubblica al centro sportivo di Giais, domani alle 20.30. «Chiediamo che enti civili come Arpa o Ispra verifichino i livelli di inquinamento e eventualmente ordinino delle bonifiche», ha fatto sapere Legambiente. Uno spiraglio d’intervento esiste: nel Disciplinare, infatti, si legge che nel caso in cui la zona fosse interessata da progetti di valorizzazione turistica l’Esercito dovrebbe rivedere il documento stesso ed eventualmente individuare un altro luogo per le proprie esercitazioni. Proprio per questo, la speranza di chi si sta impegnando in questa causa è che le amministrazioni comunali di Aviano e Montereale si mostrino sensibili alla questione e avviino dei ragionamenti congiunti sulla valorizzazione della rete sentieristica, delle casere e dei prati stabili della zona.

Ultimo aggiornamento: 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci