La mamma di Alessandro: «Senza di lui ho perso tutto»

Giovedì 27 Settembre 2018 di Michelangelo Scarabellotto
La mamma di Alessandro: «Senza di lui ho perso tutto»
SACILE -  È sconvolta Liviana Mores, 71 anni mamma di Alessandro Coltro, 48 anni, socio dell'Azienda Water Service di Fossalta di Chiarano in provincia di Treviso che produce apparecchiature per la depurazione dell'acqua, trovato morto nel fossato accanto al parcheggio di un supermercato a Fontanafredda, poco distante dalla sua autovettura. Insieme ad alcuni amici del figlio mamma Liviana cerca di mettere insieme qualsiasi elemento che possa portare alle cause che hanno provocato la morte del suo Alessandro. Mentre continua a chiedersi chi abbia potuto fare del male al figlio che era amico di tutti e sempre generoso, Liviana ricorda le ultime ore prima delle terribile notizia che le stata portata dalle forze dell'ordine l'altra sera.
 
LE LACRIME
Mentre trattiene a stento le lacrime Liviana Mores sottolinea che martedì mattina il telefono della abitazione di Alessandro a Nave di Fontanafredda, aveva squillato a lungo invano. In un primo momento ha pensato che fosse già uscito. «Ma quando ad un secondo tentativo è continuato il silenzio - racconta - ho cominciato a preoccuparmi anche perché non era solito rimanere tanto tempo senza farsi sentire». Aggiunge che dopo una mattinata di ansie e di preoccupazione, non avendo ricevuto alcun riscontro alle chiamate, assieme ad un amico di Alessandro si era recata alla Caserma dei Carabinieri per denunciarne la scomparsa. Poi la lunga attesa nella speranza di avere notizie. «In serata, invece - sottolinea - i timori si sono trasformati in tragedia quando dai Carabinieri ho avuto la notizia del ritrovamento del suo cadavere nel fossato accanto al parcheggio del supermercato a Fontanafredda. Mi si è gelato il sangue». Mamma Liviana descrive Alessandro, un giovane allegro, spensierato, che fin da bambino ha sempre avuto la battuta pronta per questo era circondato di amici molti dei quali le sono vicini in questo momento, tutti increduli per quanto è successo. «Alessandro - racconta - non è stato fortunato, ma ha saputo sempre superare il problema al viso che lo affliggeva fin dalla nascita, con la sua giovialità e l'attaccamento alla vita. Dal matrimonio era nata una figlia che lo aveva ripagato di tante sofferenze, poi la separazione, però, lo aveva rattristato». 
LA PERDITA DEL PADRE
Proprio cinque mesi fa, il 26 aprile 2018 aveva perso il padre GianFranco, per tanti anni direttore della Riserva di caccia di Sacile con il quale condivideva la passione per la caccia che effettuava con i fucili regolarmente registrati che i Carabinieri hanno già controllato nella sua abitazione a Fontanafredda. Pur essendo andato a risiedere nella frazione di Nave, Alessandro non aveva dimenticato Sacile dove trascorreva ogni momento libero dal lavoro che lo assorbiva per parecchie ore al giorno. «Mio figlio stava bene - va avanti la madre - e le notizie secondo cui aveva dei problemi di salute che avrebbero potuto provocargli un malore, posso dire che sono infondate. Godeva di ottima salute. Ora non ci resta, chiedendo rispetto per il nostro dolore, che attendere l'esito dell'autopsia per capire le cause della sua tragica morte».
IL SINDACO
«Si tratta di un altro episodio tragico che investe la nostra comunità che ha colpito una persona che conoscevo bene». Questo quanto sottolinea il sindaco Carlo Spagnol che sta seguendo la vicenda in stretto contatto con la Forze dell'ordine. «Alessandro - sottolinea il sindaco - lo conoscevo anche se le frequentazioni dell'infanzia prima e della giovinezza sono state diverse. Ricordo di averlo spesso incontrato in oratorio, in parrocchia, protagonista del Grest, nella squadra del Villorba, seguito dai genitori Liviana e GianFranco tra i genitori più attivi a stare a fianco del proprio figlio». Il sindaco ricorda che durante il suo mandato di assessore all'istruzione lo aveva contattato per vedere se l'amministrazione comunale era interessata alla installazione delle apparecchiature per depurare l'acqua nelle Scuole dell'Infanzia e Primarie. «Mi aveva formulato delle proposte che però poi non sono arrivate a conclusione».
Michelangelo Scarabellotto 
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