Adunata degli alpini, la "carica" dei 450mila: Udine si prepara alla festa di maggio

Il presidente Ana, De Franceschi: "Lavoriamo per avere più treni e bus. Il centro sarà chiuso"

Domenica 5 Marzo 2023 di Loris Del Frate
Adunata, la "carica" dei 450mila: la città alpina prende forma per la festa dall'11 al 14 maggio

UDINE - Ci si sta avvicinando a grandi passi e le cose da fare sono ancora molte. Lo sa bene il presidente Ana di Udine, Dante Soravito De Franceschi che sta coordinando tutti i lavori in stretto collegamento con il gruppo organizzatore e le migliaia di alpini che stanno materialmente gettando le basi. Come dire che a Udine, ma per la verità in tutta la regione, si sente già una frenesia che solo la preparazione dell’Adunata nazionale può dare. Ed è proprio così. L’intero Friuli, infatti, aspetta l’11 maggio quando la 94. Adunata nazionale partirà a Udine per concludersi il 14 con la grande sfilata lungo le vie della città.

Prima di arrivare a quel punto, però, c’è ancora tanto lavoro da fare. Ed evitare problemi per circa 450mila arrivi, non è certo facile.


IL PRESIDENTE
«È verissimo che il tempo passa veloce ed è altrettanto vero - spiega Dante Soravito de Franceschi - che sono ancora tante le cose da fare. Stiamo lavorando notte e giorno per fare in modo che tutto sia pronto, ma è una sfacchinata». Tutti conoscono però lo spirito alpino dei friulani e quel “mai indaur” è una assicurazione che non ha certo bisogno di garanzie. Non ci sono dubbi sul fatto che l’11 maggio tutto sarà pronto, ma sino ad allora, per dirla con il presidente, di lavoro ne manca ancora parecchio.


L’ACCOGLIENZA
In questo momento una delle organizzazioni più complicate riguarda i campi di accoglienza. Sono i siti in cui gli alpini che arrivano da fuori regione alloggeranno con mezzi propri: tende, camper, brandine e automobili. Si tratta di gruppi numerosi che sono totalmente autosufficienti, dalla pulizia dei siti, sino alle vettovaglie. I campi ovviamente dovranno essere dotati di tutti i servizi, dall’acqua corrente alle docce, passano per il gas (quelli più grandi), sino alla corrente elettrica. L’obiettivo dell’organizzazione è di riuscire a collocarli all’interno della cerchia del Comune di Udine anche perchè solitamente questi gruppi vanno in centro a piedi. Su quelli più distanti ci sono da organizzare pure i trasporti. Oltre ai campi di accoglienza il Comune, gli stessi alpini del posto e altre associazioni, affidano i locali per sistemare altri gruppi, magari quelli gemellati. Impossibile sapere adesso quanti saranno i campi di accoglienza per una semplice ragione: le prenotazioni con la richiesta di allestire “il villaggio alpino” non sono ancora arrivate tutte. L’esperienza di altre adunate, però, indicano che solitamente questa accoglienza riguarda più o meno 120mila alpini che durante la loro festa rinunciano al comfort dell’albergo per stare nelle tende con gli amici. I campi saranno allestiti in tutte le aree verdi all’interno della città e nelle zone della periferia dove c’è la disponibilità di spazio.


I TRASPORTI
È un altro dei problemi fondamentali che devono essere risolti per tempo in modo da evitare ingorghi colossali. Il primo imput che è arrivato è che a Udine, in auto, fatti salvi i residenti nei giorni della sfilata non ci entrerà nessuno. «Stiamo lavorando su più fronti - spiega il presidente Ana, De Franceschi - ma sono due quelli principali. Il primo è reperire il maggior numero di parcheggi a ridosso della città. Diventa fondamentale perchè visto il divieto di entrare in centro sarà necessario dare opzioni di parcheggi nell’immediata periferia. Alcune zone le abbiamo già individuate, altre le stiamo studiando. Il secondo aspetto è quello dei trasporti. Le Ferrovie si sono già dette favorevoli ad aumentare il numero delle carrozze dei convogli che arrivano in città, così come ci sarà la possibilità di avere alcuni treni speciali sia per l’arrivo che per la partenza a fine manifestazione. Diciamo che uno degli obiettivi è quello di invitare i residenti in regione ad utilizzare il più possibile treni e pullman per arrivare in città lasciando l’auto a casa. Una parte dei parcheggi resterà riservata a chi arriverà a Udine solo il giorno della sfilata. In più - conclude il presidente - c’è ancora una cosa sulla quale stiamo operando: la necessità di estendere l’orario dei bus cittadini per farli correre almeno sino all’una, meglio sarebbero le due di notte per portare nei loro siti gli ospiti che alloggiano a Udine. E queste sono solo alcune delle questioni sulle quali stiamo lavorando».


I DUE ASSI
Per far tenere a casa le auto il gruppo operativo sta cercando di far aumentare anche i treni sulla tratta Treviso - Pordenone - Udine e per la Bassa il tratto Latisana - San Giorgio - Palmanova (anche con i bus). In questa maniera i parcheggi scambiatori, senza arrivare a Udine, sarebbero nelle fermate intermedie.

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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