Addizionale Irpef, triplicata solo a Pordenone: ecco la mappa comune per comune

Lunedì 17 Gennaio 2022 di Lara Zani
Addizionale Irpef
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PORDENONE - Il Comune di Pordenone triplica l’addizionale Irpef, diverse amministrazioni confermano quelle in vigore, qualcuno addirittura le riduce e altri stanno ancora cercando il modo per far quadrare i conti.

Il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali è infatti fissato al 31 marzo.


IL QUADRO


Per le amministrazioni, come per le famiglie e le imprese, il tema principale del bilancio 2022 è la necessità di far fronte all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che si rifletteranno sulle bollette e sui servizi, così come in un aumento del quadro economico delle opere pubbliche. Resta per ora sostanzialmente isolata la decisione – che ha diviso la maggioranza nel Comune capoluogo – di triplicare l’addizionale Irpef passando dallo 0,2 allo 0,6 per cento con l’obiettivo, ha spiegato il sindaco Alessandro Ciriani, di mantenere invariate le tariffe per i servizi. Negli altri Comuni della Destra Tagliamento che hanno approvato i bilanci nelle scorse settimane o che si apprestano a farlo, ha prevalso la scelta di non aumentare (o non introdurre affatto, dove non sia presente) l’addizionale Irpef, o in qualche caso – come a Prata – di continuare a “limarla”. Ma c’è anche chi, come Cordenons, sta ancora cercando di capire come riuscire a far quadrare i conti. D’altra parte, se nel capoluogo l’aliquota unica dello 0,2 per cento è rimasta invariata negli ultimi vent’anni, altre amministrazioni hanno introdotto e modificato nel tempo le addizionali, con aliquote suddivise per scaglioni di reddito che oscillano generalmente fra un minimo di 0,45 e un massimo di 0,8 e tetti di esenzione fra 12mila e 15mila euro. Ma ci sono anche aliquote uniche come lo 0,3 di Caneva. Fra i Comuni dell’hinterland, quello di Porcia ha convalidato l’addizionale vigente, con aliquote che arrivano a un massimo di 0,8 per redditi oltre i 75mila euro, scegliendo tuttavia di ritoccare alcune tariffe e costi dei servizi, mentre Roveredo in Piano si conferma nell’elenco dei Comuni nei quali non è prevista alcuna addizionale Irpef. 


LE SCELTE


Situazione ancora in divenire invece a Cordenons, dove il Comune sta ancora cercando il modo di reperire 800mila euro: parrebbe tuttavia esclusa l’ipotesi di aumentare l’addizionale Irpef, che dal 2015 oscilla fra lo 0,6 e lo 0,8 a seconda delle fasce di reddito, con esenzione fino a 12mila. Nessuna variazione anche a Fiume Veneto, dove le aliquote restano ferme ai valori fissati lo scorso anno, compresi fra 0,68 e 0,8 per i redditi al di sopra dei 17mila euro, e lo stesso vale per Azzano Decimo (fra lo 0,45 e lo 0,8 sopra i 15mila euro di reddito) e per Valvasone-Arzene, dove le aliquote in vigore sono un po’ più basse rispetto alla media della provincia, fra lo 0,25 e lo 0,65, con esenzione al di sotto dei 15mila euro. Ancora, fra i Comuni principali, Sacile porterà oggi in Consiglio il bilancio di previsione senza alcuna delibera di modifica delle aliquote Irpef, fissate fra 0,45 e 0,7 per redditi superiori a 15mila euro, e lo stesso vale per Maniago, dove le aliquote sono comprese fra 0,5 e 0,8, sempre per redditi superiori a 15mila euro. Controcorrente il Comune di Prata, dove nonostante tutto l’amministrazione ha scelto di proseguire sulla strada della progressiva riduzione operata sull’addizionale Irpef da quando è stata introdotta, nel 2013: piccoli ritocchi che hanno portato dall’originale intervallo compreso fra 0,55 e 0.8 allo 0,45-0,8 del 2021 e ora a ulteriori piccole limature per gli scaglioni intermedi. 


TASSE ZERO


Non mancano i Comuni che ancora non si sono avvalsi della facoltà di introdurre l’addizionale: fermandosi ai bilanci 2021, fra i cittadini che non versavano all’amministrazione locale un’imposta sul reddito delle persone fisiche c’erano quelli di Comuni di piccole dimensioni e perlopiù dell’area pedemontana come Barcis, Claut, Morsano al Tagliamento, Roveredo in Piano, San Quirino, Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra o Vito d’Asio.

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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