«No alla nostra acqua potabile per riempire le piscine degli hotel di Bibione»: scoppia la polemica a San Vito

Per garantire il servizio nella località turistica veneta servono 2,1 milioni di metri cubi

Venerdì 31 Marzo 2023 di Loris Del Frate
Malumori nel sanvitese perché il pozzo di Savorgnano dovrà rifornire Bibione

PORDENONE - Non ci stanno a fornire l'acqua a Bibione. O almeno vogliono capire se viene utilizzata solo per scopi potabili. Non certo per riempire le piscine. E così a San Vito al Tagliamento i malumori per il "rifornimento" d'acqua nel periodo estivo alla località turistica veneta sono in aumento.

Al punto che potrebbe pure esserci una sorta di protesta "formale" con tanto di lettera inviata al sindaco Alberto Bernava da parte di privati cittadini, ma anche associazioni. Per ora la Coldiretti tace, ma resta da capire sino a quando a fronte del fatto che quasi certamente il territorio sanvitese dovrà fare grossi sacrifici per avere l'acqua con la quale bagnare i campi, con il rischio (quasi certezza) che sarà necessario un razionamento. Le falde non sono state mai così basse. Difficile capire, quindi, perchè San Vito, da uno dei suoi pozzi, dovrebbe garantire l'acqua a Bibione durante l'estate e soprattutto in questo momento di estrema difficoltà, dovrebbe garantire che vengano riempite le grandi piscine degli alberghi. Insomma, in molti nella zona sanvitese, vedono questa cosa come uno spreco massiccio.


I POZZI
Resta da capire nel dettaglio quanto effettivamente incide la concessione d'acqua alle attività turistiche di Bibione. C'è subito da dire che a gestire l'intero circuito è la Lta Spa, la società che ha come soci 42 Comuni di cui 11 sono veneti, il resto della provincia di Pordenone. Il Comune che detiene il maggior numero di quote è San Michele al Tagliamento. Due, invece, i pozzi in concessione dai quali Lta preleva l'acqua di cui una parte viene dirottata a Bibione durante il periodo estivo per alimentare le utenze. I due pozzi, entrambi collocati nel comune sanvitese, sono quello di Torrate - le Fratte dal quale vengono emunti 8.35 milioni di metri cubi l'anno e che fanno più o meno il 60 per cento della copertura del servizio di Lta. Il secondo pozzo, invece, è quello di Savorgnano, dal quale, invece, vengono emunti 5.7 milioni di metri cubi d'acqua l'anno, per un totale di 14.10 milioni di metri cubi nell'arco dei 365 giorni.


IL PESO DI BIBIONE
Come detto durante il periodo estivo il servizio viene esteso alle utenze stagionali della località turistica veneta, ma che è anche considerata "la spiaggia dei pordenonesi" perchè sin dall'inizio molti residenti del Friuli Occidentale non solo vi hanno fatto riferimento per le ferie estive, ma hanno acquistato la seconda casa. A Bibione viene dirottata l'acqua "pescata" dal pozzo di Savorgnano e dai dati di una relazione che fa riferimento al 2021, i metri cubi sono più o meno 2.1 milioni. che comunque rientrano nei 5.7 prelevati dal pozzo. Tanti? Pochi? Erano pochissimi quando non c'era alcun problema, diventano tantissimi per chi rischia di non avere acqua durante l'estate. Quello che i residenti sanvitesi, in ogni caso vogliono, è che con quell'acqua non si riempiano le piscine.


IL SINDACO
«Le utenze di Bibione sono un falso problema - attacca il primo cittadino di San Vito, Alberto Bernava - perchè si tratta di quantità che sono ben all'interno delle possibilità dei pozzi. Chi solleva questo argomento lo fa in maniera strumentale. Casomai - attacca - parliamo del confronto legato al prelievo di Lta dai pozzi di Torrate - Le Fratte e Savorgnano che assicura il servizio idrico a una popolazione di circa 120 mila persone. Ebbene, il prelievo è di circa 14,1 milioni di metri cubi l'anno. Il prelievo, invece, dai pozzi privati per servire circa 43 mila utenti è di 253 milioni di metri cubi l'anno, perchè quelle fontane hanno un getto continuo. Quello è il vero problema perchè solo da lì potremo risparmiare acqua per tutti».

Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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