​Ztl a Padova, finestra serale
e la domenica mattina

Sabato 13 Ottobre 2018 di Mauro Giacon
Ztl a Padova, finestra serale e la domenica mattina
PADOVA - I mugugni di commercianti, baristi, ristoratori, pasticceri, farmacisti e via discorrendo alla fine qualcosa hanno ottenuto. Ieri nella riunione fra sindaco, vice e le categorie, il Comune ha avanzato una proposta per il traffico dentro la zona a traffico limitato che dal 23 luglio è vietato dalle 8 alle 23.30 tutti i giorni. L'amministrazione è disposta ad aprire una finestra dalle 20 alle 21.30 tutte le sere e una alla domenica mattina dalle 8 alle 13.
Ricordiamo che fino a tre mesi fa i varchi erano attivi solo nei giorni feriali dalle 8 alle 20. Appe, Ascom e Confesercenti hanno, come si dice, preso atto. Ne dovranno parlare con i propri associati e presidenti. Ieri c'erano Otello  Vendramin, Maurizio Francescon e Filippo Segato. In linea di massima si sistemano ristoranti e pasticcerie, mentre risultano ancora penalizzati i bar che si possono frequentare avvicinandosi in auto o dalle 20 alle 21.30, oppure dopo le 23.30.
Certo nessuno ha utilizzato finora la deroga concessa ai ristoranti per i clienti. Ma perché riguarda solo l'ingresso e non la sosta. È anche vero però che è inutile intasare il centro se il posto non c'è. Si divertono solo i vigili che staccano dalle 40 alle 50 sanzioni ogni sera.
«La verità è che manca una soluzione per chi vuole avvicinarsi al centro storico, siano due anziani che vogliono fare la spesa nelle piazze o una famiglia con figli piccoli, o chi ci lavora proprio» dice Francescon della Confesercenti. Della serie Piazza Insurrezione è impraticabile, troppo pochi i posti. L'ex Cledca non è conosciuto, la Prandina guai a toccarla (per ora). E sistemi di indirizzamento non ce ne sono.
L'APPELe riserve maggiori vengono dai pubblici esercizi. «Da un lato commenta la vice presidente Appe Federica Luni siamo contenti che il Comune si stia rendendo conto dei danni che sta causando la decisione presa in maniera affrettata a fine luglio. Dall'altro lato tuttavia non possiamo essere soddisfatti di una concessione solo parziale, che genererebbe un effetto ping pong, con i varchi ora accesi, ora spenti, ora di nuovo accesi, e così via». L'Associazione, che raggruppa circa 500 pubblici esercizi in città, si riserva comunque di sentire i propri associati, prima di dare un giudizio definitivo sulla proposta avanzata dall'amministrazione comunale.
LORENZONICome si vede dal recente sondaggio anche i residenti in centro non amano il provvedimento dunque: «Abbiamo proposto alcune modifiche che consistono in una finestra serale tutti i giorni tra le 20 e le 21.30, che consenta solo il transito e non la sosta, per permettere a chi abita in ztl di ricevere persone a casa, di accompagnare congiunti e amici, di espletare normali commissioni di ordine familiare» dice il vicesindaco Lorenzoni. «La domenica invece i varchi saranno attivi solo dalle 13, permettendo così il passaggio alla mattina, in modo da dare la possibilità in particolare di partecipare a cerimonie religiose. Noi dobbiamo lavorare con l'obiettivo della città nel suo complesso, trovando le soluzioni migliori per armonizzare le esigenze di tutti. In centro storico sono presenti solo 27 parcheggi, per forza di cose la sosta è fortemente limitata, quasi impossibile. Per tutelare Padova, chi ci vive e chi ci lavora, dobbiamo regolamentare gli accessi senza imposizioni, ma nel dialogo».
PER I COMMERCIANTIAll'incontro si è parlato anche di aprire un tavolo tecnico per il carico e lo scarico dei negozianti del Salone. «L'Amministrazione ha dato prova di saper ascoltare le richieste di residenti e commercianti ribadisce l'assessore al Commercio Bressa L'obiettivo resta quello di mantenere il centro storico libero dalla sosta selvaggia. Queste proposte consentono comunque una maggiore flessibilità di accesso al cuore della città, in particolare al comparto piazze».
L'ASCOM«Apprezziamo la disponibilità a modificare l'ordinanza sulla Ztl, ma non è ancora ciò che l'Ascom si attendeva». Questo il giudizio del direttore generale dell'Ascom, Otello Vendramin - Vediamo se ci sarà un cambio di registro. Per ciò che ci riguarda ribadiamo l'idea che una città turistica come Padova non può offrire all'esterno l'idea di essere una città difficile da raggiungere e più ancora difficile da vivere.
Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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