PADOVA - Le ultime 24 ore hanno registrato due decessi di pazienti colpiti da West Nile, ricoverati presso le terapie intensive dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Si tratta di un 82 enne di Limena, ricoverato dall’8 di agosto e di un 72 enne di Anguillara Veneta, ricoverato dal 13 luglio.
L’interessamento del sistema nervoso provoca encefaliti, che spesso sfociano in estese paresi, che impongono un’assistenza ospedaliera importante, spesso in terapia intensiva. «Al momento non c’è una cura di elezione per la West Nile, nonostante gli sforzi della comunità scientifica internazionale – rendono noto i clinici dell’ospedale padovano - Non si può far altro che assistere questi pazienti monitorando e garantendo con presidi esterni le funzioni di base, l’idratazione, la nutrizione, in attesa che il virus allenti la presa sull’organismo».
«Lo sforzo dei nostri sanitari è davvero importante in questi giorni: ci auguriamo che l’abbassamento delle temperature, nelle prossime settimane, favorisca una riduzione dei contagi, che come sappiamo sono opera delle comuni zanzare, del genere Culex, particolarmente presenti nei nostri territori» ha aggiunto Dal Ben.