Vo' Euganeo, nuovo caso di contagio dopo giorni di stallo del virus

Venerdì 20 Marzo 2020
Vo' Euganeo, nuovo caso di contagio dopo giorni di stallo del virus
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Un nuovo caso di contagio è stato registrato nella notte a Vo' Euganeo, il primo focolaio di Coronavirus in Veneto, dopo giorni in cui il bilancio segnava zero.

Dal report della Regione, i positivi nella cittadina padovana sono così 83 dall'inizio dell'epidemia. Padova - escluso Vo' - è la provincia con più casi (943, +42 rispetto a ieri), seguita da Verona (784, +66) e Treviso (719, +49).

E' passato un mese esatto dalla morte di Adriano Trevisan, 78 anni di Vo' (Padova), la prima vittima italiana del coronavirus. In seguito al contagio, il paese è rimasto isolato dal 24 febbraio all'8 marzo, circondato da un cordone sanitario presidiato dall'esercito. E solo oggi i familiari più stretti hanno potuto dare l'ultimo saluto in cimitero a Trevisan.

«In questo mese per noi è cambiato tutto - racconta Denis Benato, titolare di un concessionario auto - All'inizio c'è stata molta confusione e ci siamo sentiti chiusi in gabbia; ho capito la gravità della situazione quando ho visto i militari sotto casa, sembrava di essere in un film americano. Dopo l'8 marzo la situazione si era un pò normalizzata, ma in cuor nostro sapevamo che non era finita, anche perché le notizie dalla Lombardia non ci facevano ben sperare - aggiunge -. Io ho riaperto la mia attività per una settimana ma non si poteva lavorare con serenità, e oggi ho firmato la cassa integrazione per i miei dipendenti. Quest'esperienza mi ha insegnato che puoi perdere tutto nel giro di mezzora; in compenso ho riscoperto il tempo con la mia famiglia, ho rinforzato alcune amicizie e ho visto molta solidarietà».

«All'inizio siamo scesi in piazza a protestare, col senno di poi non lo rifarei - ammette Paolo Carpanese, operaio in pensione e amministratore della pagina Facebook »Quelli che a Vo'« - La gente sta approfittando della quarantena per fare tanti lavoretti in casa e in giardino.

La nostra pagina Facebook è diventata molto vitale e ha contribuito a promuovere molte iniziative di solidarietà; io la uso anche per scrivere un diario giornaliero in cui racconto come trascorro le giornate». Anche se l'esercito è andato via, dopo l'8 marzo la sorveglianza è diventata ancora più stretta: «ora c'è meno gente a passeggio, i carabinieri fanno molti controlli - conclude - e nei minimarket sono comparse le barriere».

Ultimo aggiornamento: 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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