West Nile, la figlia dell'88enne deceduto: «Febbre a 40 e ci hanno consigliato un antipiretico, sono state ore tragiche»

Sabrina Bellamio: «Serve più attenzione nell'informazione agli anziani su come tutelarsi. In ospedale sanitari efficienti, ma tempi lunghi per gli esami. Ora temo per la mamma, davanti casa un fosso che preoccupa»

Venerdì 5 Agosto 2022 di Mauro Giacon e Elisa Fais
West Nile, Padova nel mirino. Urgenti disinfestazioni e protezioni
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PADOVA - Salgono a 62 i casi accertati di positività al West Nile virus dalla fine di giugno ad oggi. Nel giro di 24 ore si registrano quattro contagi in più segnalati dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6. Non si spegne l'allarme legato alla febbre del Nilo Occidentale, tra disinfestazioni straordinarie nelle aree dove si sono verificate più infezioni e monitoraggio dell'andamento del virus. Ieri l'Istituto zooprofilattico delle Venezie ha inserito le prime trappole per verificare la densità delle zanzare prima del trattamento adulticida. Altre ne verranno messe dopo, anche per capire l'efficacia dell'intervento.
Nei giorni scorsi il sindaco, dopo aver ascoltato l'Ulss Euganea, ha emesso un'ordinanza che dà inizio a disinfestazioni mirate.

L'altra notte è stata la volta di una via del centro e di una in zona Palestro. Prossimamente tocca ad altre tre zone: in via Bajardi, in via Mozart e in via Del Bigolo.

IL CASO
Quattro finora le vittime del West Nile virus, tra queste c'è l'imprenditore amante del baseball Mariano Bellamio, 88 anni. Prima una puntura d'insetto, poi la febbre alta e il coma: tutto nel giro di pochi giorni. Sabrina Bellamio, figlia di Mariano ha incontrato l'assessore all'Ambiente Andrea Ragona per chiedere ancor più coinvolgimento dell'amministrazione. «L'informazione secondo me dovrebbe essere ancora più forte - dice la donna -. Noi dal punto di vista sanitario purtroppo abbiamo vissuto ore tragiche, non ci siamo resi conto della gravità della situazione e non sapevamo che cosa ci aspettava. I sanitari ci hanno assistito in modo egregio, ma mancavano riscontri tempestivi sugli esami. Il mio appello è di chiedere all'amministrazione comunale e alle Ulss e ai settori coinvolti di fare tutto quello che è possibile per dare le informazioni agli anziani su come proteggersi. E alle persone più giovani per capire come attivarsi quando sentono i primi sintomi. Serve intervenire tempestivamente, è una zanzara killer».
E' ancora scossa Sabrina Bellamio. «Lui era entrato in ospedale con la febbre a 40 - aggiunge -. Ci hanno chiesto di somministrargli un farmaco per abbassare la temperatura e fare gli esami il giorno dopo. Poi nel giro di un paio di ore la guardia medica mi ha confermato che dovevo richiamare il pronto soccorso. Ha avuto un'encefalite da West Nile che non gli ha lasciato scampo. Ora sono preoccupata per mia madre». La famiglia abita in via del Bigolo, dove c'è un fossato che dovrà essere osservato.
«La preoccupazione è che sia il luogo dove questa zanzara è nata e prolifera. La mia richiesta è di intervenire chiedendo anche al Consorzio di bonifica di tombinare il fosso. L'acqua che ristagna è pochissima ed è sicuramente infetta. Mi auguro che gli enti aiutino tutti a sopravvivere a questa ennesima calamità». L'amministrazione ha inserito via del Bigolo al primo posto nella prossima attività di disinfestazione.

LA SORVEGLIANZA
Allo scopo di prevenire la circolazione virale anche nell'uomo, negli anni è stato messo a punto un sistema di sorveglianza integrata su tutto il territorio nazionale, descritto nel Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025. In aggiunta, la Regione Veneto ha istituito piani che definiscono le attività sanitarie di Ulss, Comuni e Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve). La Regione ha già emesso una circolare diretta a tutte le Ulss con l'indicazione di rafforzare le attività di sorveglianza entomologica e di controllo delle attività di disinfestazione per fronteggiare l'elevata circolazione virale osservata.
L'Izsve effettua la sorveglianza entomologica in campo e in laboratorio attraverso la collocazione di trappole per zanzare. Le trappole attualmente in uso sono 76 distribuite fra Veneto (57) e Friuli Venezia Giulia (19). Il monitoraggio viene effettuato in modo capillare da maggio a ottobre con catture di una notte ogni due settimane per ciascun sito.
La malattia può essere tramessa all'uomo tramite la puntura delle zanzare. E' bene proteggersi con repellenti per evitare la puntura di questi insetti ed evitare di lasciare raccolte d'acqua accessibili alle zanzare. I volatili nelle voliere all'aperto andrebbero protetti con zanzariere, mentre per i cavalli è disponibile la vaccinazione per il virus West Nile.

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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