«Noi presi a bottigliate dai ragazzi di piazza Duomo senza un perché». ​Appello al sindaco

Martedì 18 Ottobre 2022 di Marina Lucchin
Le immagini dell'aggressione tratte dal video pubblicato su Facebook
2

PADOVA - Prima si sono affrontati tra ragazzini, con due che sono stati trovati sanguinanti dalle forze dell’ordine. Il tempo che le pattuglie di carabinieri e polizia se ne vadano, ed ecco che, di nuovo, sfocia la violenza in piazza Duomo. Un ragazzino ha pensato bene, infatti, di lanciare una bottiglia di vetro in mezzo a un gruppo di persone: uno, Alessandro Mazzone, gestore del locale “Sì”, riesce a scansarla, ma centra il piede di uno dei suoi camerieri che rimbrotta il ragazzo che l’ha colpito.

Questo lo minaccia presentandogli il collo tagliente di una bottiglia, mentre il suo amico lancia contro il gruppo di dipendenti del locale - in piazza Duomo per un catering - un sampietrino. E scatta di nuovo la chiamata ai numeri di emergenza.

A raccontare la vicenda è proprio Alessandro Mazzone, che spiega anche che la settimana prima un suo cliente è stato colpito da un pugno da un ubriaco all’interno del suo locale. E rincara la dose Massimiliano Pellizzari, presidente dell’Associazione commercianti del centro: «Non se ne può più. A Padova hanno investito in tanti e ci ritroviamo in queste situazioni che fanno male a tutti, compresi coloro che in questa città ci hanno creduto, tanto da spenderci fior di quattrini».

La testimonianza

«Nella notte tra sabato e domenica - esordisce Alessandro Mazzone - dopo aver eseguito un servizio di catering per un cliente che abita in zona piazza Duomo, caricando il furgone ci viene lanciata una bottiglia di vetro dall’altra parte della piazza, che sfiora me e prende sul piede Antonio, un nostro cameriere. A lanciarla sono stati due ragazzini che non hanno paura di niente e nessuno. Uno tiene la bottiglia rotta in una mano, l’altro un sampietrino nascosto dalla maglietta insanguinata, che poi mi scaglia contro. La maglia era insanguinata perché avevano appena sfregiato con una bottiglia rotta un altro ragazzo poco prima (erano da poco intervenuti Arma e polizia, ndr) Hanno appena sfregiato con una bottiglia rotta per terra un altro ragazzo sempre lì, in piazza Duomo».

La vicenda

Ma le brutte avventure per il “Sì” e i suoi dipendenti e clienti, non sono finite qui. Sempre Mazzone spiega che il 7 ottobre, un venerdì, «durante una bellissima serata di musica al “Sì” quello che potremmo definire un delinquente comune è entrato nel locale, completamente videosorvegliato, e senza un pretesto valido, ha tirato un pugno in faccia ad un nostro cliente, un noto imprenditore». Mazzone è avvilito: «Adesso chiedo a tutti i nostri amministratori di tutti i livelli di destra, di sinistra e di centro, ai prefetti e ai questori se dobbiamo abituarci a questi costumi? In locale mi sono attrezzato con un addetto alla sicurezza, ma sono rimasto scandalizzato dal vedere arrivare in piazza Duomo 8 volanti tra carabinieri e polizia e pure la camionetta dell’esercito e non concludere assolutamente nulla».  A tal proposito interviene Pellizzari: «Le nostre forze dell’ordine sono fin troppo brave a presidiare con i mezzi che anno i punti sensibili, ma il loro intervento, evidentemente, non basta. Non servono solo controlli e prevenzione, bisogna che altre forze in campo facciano qualcosa per risolvere questo problema».

Appello ai sindaci

Mazzone conclude: «Quello che fino a pochi anni fa era la quotidianità quasi esclusivamente nelle periferie delle grandi città oggi è la normalità anche dei nostri piccoli centri urbani di Treviso, Padova e Jesolo. Cari sindaci, è ora di trovare una soluzione efficace a questo fenomeno ormai quotidiano, cosa ne pensate?». 

Video

Ultimo aggiornamento: 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci