A tu per tu con i ladri in giardino in piena notte mentre va al lavoro

Sabato 22 Giugno 2019 di Lorena Levorato
Geanina Ionela Canzan
21
VIGONZA - Faccia a faccia con i ladri mentre esce di casa: paura nel cuore della notte a Vigonza. Choc per la donna che in quel momento era sola in casa con il figlio di 8 anni. «Sono rimasta paralizzata dalla paura e non credevo ai miei occhi».  Geanina Ionela Cazan ieri notte verso le 2.45 è uscita di casa perché doveva andare al lavoro. Appena aperto il portone di casa ha trovato il cancello d'ingresso del cortile aperto e, voltato lo sguardo per guardarsi attorno, ha notato un'ombra furtiva sgattaiolare via. 

OMBRE NEL BUIO «Al mattino mi alzo molto presto per andare al lavoro racconta la donna che abita in via Mantegna, in una porzione di casa a schiera -. Anche ieri mattina mi sono preparata, sono scesa a farmi il caffè e poi sono andata a prendere l'auto. Appena sono uscita e ho aperto il portone ho visto che il cancello era aperto: ho subito pensato che fosse strano perché è sempre chiuso. Mi sono girata un secondo ed è stato allora che ho visto una figura nell'ombra che si muoveva. D'istinto ho pensato di correre verso la macchina e di accendere i fari. Ho evitato di tornare in casa perché c'era il mio bambino che dormiva e temevo che si svegliasse e prendesse paura. Il mio compagno era via anche lui per motivi di lavoro, ero completamente sola». Quando la donna, di nazionalità romena ma in Italia da tani anni, ha acceso i fari dell'auto e li ha puntati verso il giardino, ha visto le sagome di altre due persone che si dileguavano. «Ero terrorizzata racconta ancora di notte, al buio, da sola, vedere queste scene! La paura mi ha bloccato, mentre ho sentito uno dei tre che ha pronunciato una frase in romeno e che in italiano significa andiamo via. E sono scappati verso i campi. Era buio e nonostante le luci dei fari dell'auto puntati non sono riuscita a vederli bene né a capire com'erano vestiti; ho solo pensato di avvisare subito le forze dell'ordine». La donna dall'interno dell'auto ha composto il 112 dal suo cellulare per raccontare quello che le era appena capitato e chiedere l'intervento dei carabinieri. 

«NON LO AUGURO A NESSUNO» «Sono arrivati dopo 45 minuti perché non avevano pattuglie da mandare subito dice la donna con il terrore ancora nella voce -. Mi sono trovata con i ladri davanti e quello che ho provato non lo auguro a nessuno. Per fortuna non sono entrati in casa perché in quel momento si stavano avvicinando alla porta di ingresso ed io stavo uscendo per andare al lavoro. Forse se i carabinieri fossero arrivati prima, magari in giro trovavano ancora quei malviventi».
Geanina è ancora spaventata perché a Natale ha trovato il lunotto della sua auto, parcheggiata nel cortile di casa, in frantumi. «La mia casa confina con i campi e per i ladri è un gioco da ragazzi raggiungere il quartiere e avvicinarsi indisturbati, alla mia ma anche a tutte le altre abitazioni della via. E sono spaventata perché non si vive più serenamente. Per me attendere 45 minuti l'arrivo dei carabinieri non è stato giusto, mi sono sentita abbandonata e lasciata sola. E' brutto da dire ma quando ti capitano episodi del genere vien voglia di farsi giustizia da soli».
 
Ultimo aggiornamento: 20:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci