Palestra con le pareti mobili "open air", la titolare esulta: «Finalmente torno a lavorare»

Giovedì 15 Aprile 2021 di Lorena Levorato
Palestra con le pareti mobili "open air", la titolare esulta: «Finalmente torno a lavorare»

VIGODARZERE - Sollevare manubri, correre sul tapis roulant e pedalare sulla cyclette. In palestra. Uno scenario “impossibile” da un anno a questa parte, da quando la pandemia ha chiuso le porte in faccia ai cultori del fitness con scheda dell’istruttore annessa. Ma a Vigodarzere s’è aperto uno spiraglio. Anzi, a dire il vero si sono aperte, nel senso letterale del termine, i portoni di una palestra, in cui da ieri si può entrare per allenarsi pur restando di fatto all’aperto. Succede che Chiara Pintonello, presidente dell’Asd “Il Delfino”, che dal 2013 ha aperto la sua palestra in un ex capannone, ha guardato il suo locale pieno di attrezzi, con due pareti totalmente removibili ed un terzo lato dotato di un’unica grandissima finestratura a sua volta apribile, e si è chiesta: ma se apro tutto, posso tornare ad accogliere i miei associati?
La stessa domanda l’ha posta al suo sindaco, il quale a sua volta l’ha rigirata al dipartimento per l’emergenza Covid per lo Sport attraverso una  mail Pec. La risposta è arrivata a strettissimo giro di mail: viene specificato che qualora “l’aerazione naturale sia garantita da aperture laterali dirette all’esterno pari ad almeno il 50% della superficie laterale della struttura, con una distanza non inferiore a 5 metri da eventuali mura o recinzioni confinanti con la struttura stessa” è possibile svolgere attività sportiva.
Il Comune di Vigodarzere a questo punto ha dato l’ok a Chiara Pintonello, visto che l’apertura sul 50% della superficie laterale della sua struttura viene garantita proprio dalla rimozione delle due pareti.

Pintonello alza le braccia la cielo e tira un sospiro di sollievo: «Per la metratura a disposizione e secondo i protocolli potremo accogliere fino a 25 persone, ma abbiamo deciso di limitare gli accessi ad un massimo di sette persone all’ora: vogliamo davvero essere tanto in sicurezza, perché il virus c’è. Io per prima: ho fatto il vaccino, ma preferisco essere prudente. Queste due pareti non sono belle e danno proprio l’immagine del capannone, ma almeno ora ci danno modo di usufruire dello spazio e di essere in regola: è come essere a tutti gli effetti all’esterno. Oggi ripartiamo e spero si vada avanti, abbiamo bisogno di normalità e di lavorare». Il sindaco di Vigodarzere e deputato della Lega Adolfo Zordan, sottolinea che «solo una parte della palestra ha riaperto, ovvero quella della sala pesi al piano terra dove è possibile tenere aperto. Ci tengo a chiarire questo aspetto. Ricevuto il quesito dalla signora Pintonello, l’ho posto al Ministero: quello che posso fare per i miei cittadini, lo faccio volentieri. Stiamo anche censendo gli spazi pubblici del territorio comunale, per assegnarlo alle palestre o alle associazioni er svolgere attività all’aperto». Si accende dunque a Vigodarzere una nuova speranza per i titolari di palestre, almeno quelli che gestiscono spazi con le caratteristiche di quelli dell’Asd “Il Delfino”, desiderosi di riaprire. Una speranza che da mesi inseguono anche le migliaia di persone abituate a tenersi in salute e in forma, ma da oltre un anno bloccate nel salotto di casa.
Lorena Levorato

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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